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Al Musinf un incontro sull’opera del grande fotografo Mario Giacomelli

mario giacomelli 2' di lettura Senigallia 17/09/2015 - “Stiamo maturando la consapevolezza che queste nostre comunità, le città, come la Regione, dimostrano ben poco interesse per la conservazione della memoria del paesaggio agrario della mezzadria, eppure dalle vicende dei Duchi della Rovere fino al successo del modello marchigiano, la mezzadria è stata la grande protagonista”.

Scrivono Catia Rossetti e Giuliano Giampaoli, promotori di un interessante Progetto Memoria. Con questa riflessione culturale come premessa è in programma il 18 settembre, alle 15:30, un incontro al Musinf sull’opera del grande fotografo Mario Giacomelli, che, come ha scritto il prof. Carlo Emanuele Bugatti, direttore del museo comunale d’arte moderna di Senigallia, “le trasformazioni del territorio marchigiano ha testimoniato attraverso la poesia di immagini, che ormai appartengono alla storia della fotografia mondiale”.

L’incontro al Musinf rientra in una serie di iniziative promosse dalla Segretaria generale SPI CGIL di Pesaro Urbino, e dalla CGIL pesarese per ricordare la figura di Adele Bei, cantianese, antifascista tenace e combattente della Guerra di Liberazione. La Bei fu una delle 21 donne che fecero parte della Costituente, e quindi, dirigente nazionale del sindacato tabacchine della CGIL.

A fine anno sarà tenuto un convegno con la partecipazione di Maria Antonietta Serci, da tempo impegnata a ricostruire con la dovuta attenzione la biografia di Adele Bei. I promotori dell’iniziativa innanzi tutto, all’interno del sindacato pensionati e anche della CGIL, sono partiti dalla memoria e dalla consapevolezza storica, prevedendo un percorso per i quadri sindacali che è già iniziato con una lezione del prof. Stefano Pivato (“I vuoti di memoria”).

Percorso che è proseguito con la visita al Museo del Tabacco di San Giustino e all’Essiccatoio di Città di Castello. Intanto è stata avviata una raccolta delle testimonianze delle tabacchine della provincia per comprendere bene quali fossero le condizioni di lavoro, le figure sociali coinvolte, il loro rapporto con le comunità locali, appena uscite dalle tragedie della guerra e pronte a costruire quella forma di sviluppo inaspettato che sarà poi chiamato “la Terza Italia”.

Rispetto a questo processo di “grande trasformazione” che ha caratterizzato gran parte del territorio marchigiano, ai promotori è sembrato indispensabile prevedere anche una giornata a Senigallia. Visitando prima il Museo di Storia della Mezzadria, che conserva fotografie di Mario Giacomelli legate alla collaborazione e ricerca con lo storico della mezzadria Sergio Anselmi, e poi il Musinf che conserva numerose storiche fotografie di Giacomelli.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-09-2015 alle 16:39 sul giornale del 18 settembre 2015 - 625 letture

In questo articolo si parla di cultura, musinf, fotografia, mario giacomelli, senigallia

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