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Scarcerati i due rumeni accusati di sfruttamento della prostituzione

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di Michele Pinto
vivere.me/michelepinto


Arrestati mercoledì al culmine dell'Operazione Transilvania i rumeni C.C.I. e M.G.A., difesi dagli avvocati Roberto Paradisi e Genny Giuliani, sono comparsi venerdì davanti al Giudice per le indagini preliminari dott. Marrone che ha prima convalidato il fermo e poi ne ha deciso la liberazione in attesa del processo.

Linea Difensiva degli avvocati infatti ha evidenziato come non emergesse un quadro di sfruttamento della prostituzione. I due ragazzi sono fidanzati con le due prostitute e, secondo gli avvocati, non c'è costrizione: le ragazze sono autodeterminate nel loro "lavoro". Non c'è nemmeno un'organizzazione. Si tratta solo di due coppie di fidanzati.

Il GIP non ha ravvisato esigenze cautelari particolari e, convalidato il fermo, poiché il quadro indiziario non è schiacciante, ne ha stabilito il rilazio nel pomeriggio di venerdì. Le circostanze dovranno essere approfondite.

"Non vi è nel modo più assoluto nessun tipo di sfruttamento della prostituzie - ha dichiarato l'avvocato Paradisi. - In relazione ad alcune notizie riportate dalla stampa devo precisare che i due non sono coinvolti nel tentato omicidio del luglio scorso, ma uno dei due è la vittima di quel fatto. In queste situazioni, quando si parla di reati così gravi è necessario essere prudente perché in italia vige sempre il principio di non colpevolezza".