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Barbara: incroci di storie alla fiera Campionaria

3' di lettura 31/08/2015 - “Avevamo poco, ma ci si aiutava tanto.” Qualche giorno fa abbiamo conosciuto alcune belle persone a Barbara per una intervista sulle memorie paesane.

Una di queste è Nello Rossini ex mezzadro. Parlando con lui ho avuto l’impressione che raccontasse qualcosa che nessuno gli aveva mai chiesto prima, storie di lavoro nei campi che forse non ha raccontato mai a nessuno negli ultimi 50 anni. Non ne ha mai avuto l’occasione, o forse a nessuno è mai venuto in mente di chiederlo. Era come risvegliare parole antiche come “il metùllo” “i covoni “la stroppa”, di cui abbiamo dimenticato il suono. Il comune di Barbara ha gentilmente concesso uno spazio nel proprio stand alla nostra associazione Generazioni Storie Orizzonti nell’ambito della fiera campionaria. Non sono affatto sicuro che questo tipo di modalità sia la soluzione migliore per promuovere il nostro territorio fatto di piccoli comuni con una lunga storia, come se fosse un condizionatore o un nuovo modello di tosaerba. Ma è una riflessione che ci porterebbe lontano, nell’immediato abbiamo deciso di cogliere l’occasione, così abbiamo organizzato qualche attività per i bambini e fatto un video con immagini del paese e qualche intervista, poiché la valorizzazione delle memorie fa parte dei nostri obiettivi.

Laura Stacchiotti, Flavia Cursi, Aldo Mondati, Nello Rossini: racconti di vita paesana, di lavoro nei campi e nelle fabbriche, storie di un diverso modo di lavorare e di stare insieme nella famiglia, nella contrada, nel paese, il piacere di fare una chiacchierata sotto l’ombra di un pioppo, facendo ogni tanto una partita a bocce, tracce di questa diversa dimensione dei rapporti tra persone sopravvivono ancora in un piccolo comune come Barbara nell’epoca della globalizzazione. Stand vicino allo stadio, pomeriggio caldissimo, tavoli con depliant, qualche persona che comincia ad avvicinarsi, proviamo il televisore con il video, funziona. Mentre il video andava si avvicina una signora anziana, che racconta di aver subito un furto nel suo appartamento. La sovrapposizione dei racconti di vita di un tempo e della vita di oggi mi ha fatto un effetto strano, in un certo senso illuminante. “Parecchi lavori, come la trebbiatura, si facevano tutti insieme, ci si aiutava tra vicini” “Rientro nel mio condominio, faccio le scale e nel mio appartamento ho visto la porta aperta, ho avuto una gran paura” “Oggi, con le automobili, non ci si incontra più, ognuno va per conto suo, ma una volta si usciva a piedi, si incontrava un sacco di gente nella contrada, ragazzi, ragazze, si stava insieme, era bello!” “Ho avuto paura, mi tremavano le mani, ho chiesto aiuto, ho chiamato un sacco di volte, ma non si è affacciato nessuno nel condominio.”

“Era una vita dura, ma era per tutti così, eravamo più uniti!” “Poi alla fine sono riuscita a telefonare i carabinieri, dopo un po’ sono arrivati e mi hanno aiutato loro”. Racconti simili a tanti altri, sia quello nel video sia quello della signora derubata, memorie che abbiamo raccolto e registrato, con una sensazione di armonia tra persone che abbiamo forse perduto. La signora ci ha raccontato la sua disavventura, ha bevuto un bicchierino di verdicchio di una cantina barbarese, poi è andata via con un accenno di sorriso. Assaggi di paesanità, barlumi di una umanità che è possibile trovare in un piccolo paese. “Vieni qui il pomeriggio – ci ha raccontato Flavia Cursi - ti siedi all’ombra, parli con gli amici, guarda quant’è bello”. L’intelligenza di capire le cose semplici: forse un po’ più di serenità non è difficile da conquistare, anche in tempi di crisi.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 31-08-2015 alle 13:54 sul giornale del 01 settembre 2015 - 1591 letture

In questo articolo si parla di attualità, barbara, massimo bellucci e piace a Fante

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