comunicato stampa
Montemarciano: il comune contro le trivellazioni in Adriatico. Serrani, 'Avviare un percorso unitario e condiviso'


All’interno di quel decreto legge, in particolare con gli articoli 37 e 38, vengono stabilite una serie di misure che influenzano sensibilmente il territorio della nostra Regione condizionando pesantemente le attività degli enti locali, spogliandogli talvolta di alcune funzioni centrali per le attività di programmazione e governo del territorio. Articoli a cui anche la Regione Marche ha dimostrato contrarietà, impugnandone la legittimità davanti la Corte Costituzionale, così come hanno fatto anche le Regioni Abruzzo, Lombardia, Veneto, Puglia e Campania.
Il mare Adriatico è gravemente minacciato da una serie di interventi quali, ad esempio, le perforazioni di due pozzi per l’estrazione di metano nella zona che fronteggia Ancona a 24 miglia dalla costa (Decreto di Compatibilità ambientale del Ministero dell’Ambiente). L’insieme di tali interventi ha origine dal Decreto Legislativo n°162 del 2011 a firma del governo Berlusconi.
Tali scelte sembrano non voler tener conto che il mare Adriatico è un ambiente estremamente fragile per le caratteristiche proprie di “mare chiuso” e che i procedimenti di prospezione, ricerca, stoccaggio e coltivazione di idrocarburi comporterebbero un impatto devastante non solo per l’ecosistema marino ma anche per le attività che oggi costituiscono una preziosa risorsa economica per i paesi costieri come la pesca e il turismo.
Con queste motivazioni nel prossimo Consiglio Comunale, la maggioranza presenterà un ODG che vedrà impegnata l’Amministrazione Comunale nel richiamare alle proprie responsabilità la politica tutta (Comuni, Province e Regione) su una questione che potrebbe condizionare il futuro ambientale ed economico del nostro territorio. Un tema così delicato e complesso dovrebbe essere affrontato in maniera collegiale sia dalle Amministrazioni politiche dei territori coinvolti, Regione compresa, sia dalle realtà economiche e sociali che dai cittadini tutti.
Auspichiamo pertanto che si possa avviare un percorso unitario e condiviso utile a salvaguardare il nostro territorio.

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