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comunicato stampa
Rebecchini sul caso di Nicola: 'La sinistra che non difende più gli operai'

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da Luigi Rebecchini
Capogruppo Unione Civica
cosmorebec.blogspot.com
 


luigi rebecchini
Nel consiglio comunale del 29 luglio ho rivolto una interrogazione all’assessore ai lavori pubblici e partecipazione Monachesi, richiamando la triste vicenda legata all’esclusione di due operai dalla riassunzione da parte della società Cooperativa Dinamica Centro Sevizi di Foligno, affidataria dei servizi cimiteriali di Senigallia, Roncitelli e Montignano.

Il contratto di appalto di detti servizi prevede all’art. 9, l’applicazione della cosiddetta clausola sociale, nel caso di cambio di gestione, a tutela dei livelli occupazionali. Ricordo che tale clausola pone a carico dell’appaltatore l’obbligo di assorbire ed utilizzare in via prioritaria i lavoratori che erano già adibiti al servizio, armonizzabili con l’organizzazione dell’impresa. Mi risulta che soltanto due dei quattro operai della precedente cooperativa hanno vista garantita la continuità del rapporto lavorativo mentre altri due sono stati lasciati a casa. Tale esclusione mi appare immotivata in quanto per l’espletamento dei servizi sono stati chiamati e assunti in forma diretta o indiretta altri due nuovi operai.

Appare chiara l’illegittimità di tale operazione e l’esclusione in particolare del sig. Nicola Cesarano, interessato a riprendere il lavoro, appare “sanzionatoria” e “discriminatoria”. Nicola Cesarano, operaio sempre scrupoloso nel suo lavoro e di cui ho parlato in un precedente articolo inviato alla stampa alcune settimane fa, ha avuto l’unico “difetto” di rivendicare, nelle precedenti gestioni del servizio, le giuste norme di sicurezza per i lavoratori e per i cittadini in visita al cimitero, necessarie per una prestazione particolare come quella dei servizi cimiteriali e l’applicazione corretta del contratto nazionale. A mio parere il Comune, committente del servizio, non può permettere che una cooperativa, affidataria di un appalto, si comporti contravvenendo al contratto d’appalto, come sopra descritto.

La risposta dell’assessore è stata a dir poco sconcertante, l’assessore Monachesi si è trincerato dietro il fatto che la dirigente dott.ssa Filonzi avrebbe a lui riferito che tutto è nella norma ed è regolare. Questo governo cittadino, evidentemente, non difende più il lavoro e i lavoratori, e cosa dire di quelle forze politiche che ne fanno parte e che a parole dichiarano di essere a fianco dei lavoratori e poi invece sui fatti concreti si comportano in modo vergognoso. All’operaio Nicola non resta che rivolgersi al giudice, strada che ha già intrapreso.



luigi rebecchini