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Senigallia città della fotografia: al Musinf 22 opere fotografiche del persarese Adriano Gamberini. Foto

3' di lettura Senigallia 06/12/2014 - Frammenti di vita quotidiana ed umana, reportage di viaggi e dettagli della realtà, sono questi i contenuti delle 22 opere fotografiche del pesarese Adriano Gamberini donate al Musinf di Senigallia.

Immagini estrapolate da 20 anni di vita e di viaggi che, a mio avviso, hanno molto da raccontare e da trasmettere”- racconta Adriano Gamberini in occasione della consegna dell’archivio al Museo d’arte moderna di Senigallia.

Non solo fotografie note e conosciute del suo ampio bagaglio artistico ma anche stampe inedite scelte appositamente per la raccolta donata al Musinf. “Si tratta di una donazione che ci inorgoglisce e per la quale ringraziamo il fotografo pesarese che, in questo modo, entra ufficialmente a far parte della raccolta del Museo d’arte moderna di Senigallia”- evidenzia il direttore Carlo Emanuele Bugatti scherzando sul fatto di aver ‘sottratto’ alla città di Pesaro una parte del suo patrimonio artistico.

Gamberini è una figura artistica marchigiana, non solo pesarese- replica l’assessore alla cultura del comune di Pesaro Daniele Vimini- Inoltre Senigallia, città della fotografia, sta diventando per noi sempre più un punto di riferimento culturale ed artistico. Questa suite di 22 opere fotografiche di Gamberini non può che rafforzare il rapporto di collaborazione tra i due territori e lo sviluppo della cultura fotografica ed artistica in generale”.

Soddisfatto ovviamente anche l’assessore alla cultura del comune di Senigallia Stefano Schiavoni che, anticipando già che l’archivio fotografico di Adriano Gamberini sarà oggetto di una futura mostra, insieme al direttore del Musinf ha preso contatto con il prof. Renato Galbusera per pubblicizzare la costituzione di questa raccolta attraverso un incontro all’Accademia di Brera, al quale sarà invitato a presenziare Dario Fo. “Lui che è stato il primo a segnalare il valore della fotografia di Adriano Gamberini- osserva l’assessore Stefano Schiavoni riportando una dichiarazione di Dario Fo che condivide in pieno- Adriano Gamberini che è qualcosa di più di un fotografo: è lo scopritore di immagini stupefacenti. Fotografie che vengono dal suo cervello e che non hanno bisogno di effetti speciali. Gli basta la sua camera”.

Gamberini, nato a Sant’Angelo in Vado ma residente a Pesaro, infatti non calcola le sue fotografie ma le coglie dalla realtà. “I personaggi (donne, uomini e bambini) sempre molto presenti nelle mie fotografie non stanno mai in posa- prosegue Adriano Gamberini- Amo catturare momenti di vita quotidiana e frammenti della realtà tanto che non chiedo mai l’autorizzazione né anticipo mai lo scatto con una conversazione. Quando vedo qualcosa che mi attira lo sguardo, mi piace e mi emoziona lo immortalo”.

Come evidenziato da Dario Fo, analizzando la fotografia del pesarese, “di calcolato c’è solo lo scorcio, la geometria ed il taglio della luce”. “Cerco sempre la geometria, i movimenti, la profondità, i contropiani e le situazioni che sembrano create ad hoc ma che, in realtà, sono spontanee- conferma il pesarese- Mi piace inoltre giocare molto tra il ‘vero’ (momenti della realtà) ed il ‘falso’ (immagini prese ad esempio da cartelloni e manifesti). Il tutto però sempre colto all’istante”.

E proprio il valore autentico della fotografia di Gamberini, da ora inserita nella raccolta del Musinf, è ciò che i due assessori alla cultura ed il direttore sperano riesca ad essere trasmesso ai giovani del corso di fotografia ed a tutti i visitatori.

Nel pdf tutte le personali in cui Adriano Gamberini ha esposto.








Questo è un articolo pubblicato il 06-12-2014 alle 18:34 sul giornale del 09 dicembre 2014 - 1214 letture

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