Comitati Alluvionati: è ora di capire le posizioni delle Istituzioni

Dopo mesi di studio approfondito e dai documenti in ns. possesso, abbiamo chiari alcuni punti:
A. l’alluvione di maggio 2014 non è stato un evento eccezionale: esistono gravi e precise responsabilità di chi doveva presiedere alla sicurezza della nostra Città evitando il rischio esondazione, aggravandolo invece con pratiche discutibili o omettendo lavori che andavano eseguiti a salvaguardia dell’incolumità pubblica.
B. il Bacino del Misa era ed è pericoloso ed allo stato attuale non conosciamo alcuno studio globale degli Enti preposti, volto a mitigare il rischio esondazione.
C. i responsabili di tali condotte e gli Enti coinvolti non intendono risarcire quanti hanno subito danni dall’alluvione, trincerandosi dietro il concetto di evento eccezionale e mettendo in atto il triste e disgustoso giochino di scaricare le proprie responsabilità su altri. In un recente incontro pubblico abbiamo prodotto alcuni documenti da cui emergono comportamenti quanto meno discutibili da parte di chi aveva la responsabilità di amministrarci e proteggerci dal rischio esondazione.
Pertanto pubblicamente:
1. chiediamo al Sindaco di procurarsi e farci avere le polizze di tutti gli Enti Pubblici, ditte private e consulenti coinvolti in questa vicenda, mettendo in campo quell’azione virtuosa che ha visto risarcire alcune ditte, quando alcuni anni fa esondò il fiume Cesano: in quel caso, il Comune si attivò e le ditte ebbero un congruo risarcimento. Occorre adottare oggi la stessa prassi e noi per quanto ci riguarda collaboreremmo fattivamente.
2. chiediamo al Sindaco, agli Assessori della Giunta Municipale ed ai Consiglieri Comunali di firmare l’esposto che stiamo predisponendo e che depositeremo in Procura della Repubblica, chiaramente prima dandone lettura in un prossimo incontro pubblico.
La Vostra firma all’esposto ha un valore importante: ci appelliamo alle Vostre coscienze di cittadini e di amministratori, mettendo da parte le logiche di partito, invitandovi tutti a firmare un documento volto ad accertare le responsabilità di chi ha causato tale evento tragico, purtroppo prevedibile. Compete alla Magistratura accertare le responsabilità, ma spetta ai cittadini ed in primis agli amministratori della Città evidenziare atti, problemi e possibili cause che potrebbero aver cagionato il disastro di maggio.
3. chiediamo al Sindaco di spiegarci perché negli strumenti urbanistici sono state ristrette le aree a rischio esondazione ed in alcuni casi eliminate: non vogliamo sapere chi l’ha fatto, lo sappiamo già, ma perché è stato fatto. Il Sindaco deve spiegarci per quale motivo i tecnici dell’Autorità di Bacino, che partecipavano al tavolo tecnico di individuazione di tali aree, non firmarono.
4. chiediamo al Sindaco di rendere noto alla popolazione quale sistema di allerta ha predisposto per le aree a rischio esondazione prima dell’alluvione, fornendoci i relativi documenti: Lei, Sindaco, è la prima Autorità Cittadina in materia di salute e tutela della sicurezza dei cittadini, per cui tale precisazione è importante per fugare le tante chiacchiere profuse su tale argomento.
5. chiediamo al Prof. Mangialardi se da quando è stato eletto Sindaco ha sollecitato per iscritto o verbalmente gli Enti preposti ad effettuare i lavori sul bacino del Misa per mitigare il rischio esondazione.
6. chiediamo al Sindaco di farci avere e rendere note alla popolazione le autocertificazioni ed ogni documento, in forza delle quali Senigallia ha ottenuto da Legambiente nel 2010 e nel 2011 dei riconoscimenti quale miglior Comune virtuoso Italiano in materia di mitigazione del rischio esondazione.
Vede Sindaco, nessuno di noi ha nulla di personale nei Suoi confronti, però vorremmo passare dalle promesse, dalle rassicuranti pacche sulle spalle a fatti concreti in termini di risarcimento danni rapidi e soprattutto di mitigazione del rischio esondazione. Non dimentichi che il ns. Coordinamento raggruppa oltre 700 famiglie alluvionate, che meritano una risposta chiara da Lei, soprattutto in merito ai quesiti sopra indicati. Attendiamo una risposta pubblica Sua e degli Amministratori di questa Città, fuori da ogni polemica, perché solo se la Città resterà unita potrà uscire da tale disastro: però occorre chiarezza e laddove necessario anche l’assunzione di responsabilità. Speriamo che a questa nostra lettera aperta non segua un silenzio assordante: ci aspettiamo risposte concrete e documenti, la Città ne ha bisogno, fermo restando che noi non ci fermeremo sino a quando i problemi non saranno risolti.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-12-2014 alle 12:24 sul giornale del 05 dicembre 2014 - 1273 letture
In questo articolo si parla di attualità, alluvione, senigallia, Coordinamento dei Comitati “Alluvione Maggio 2014” e piace a ilbianconiglio
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