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A Confluenze il laboratorio di ceramica Raku della maestra Cinzia Cingolani

2' di lettura Senigallia 04/12/2014 - Domenica 7 dicembre alle ore 15:30 presso la sede di Confluenze- s.p. Arceviese km 6,5 Senigallia- il laboratorio di ceramica Raku a cura della maestra ceramista Cinzia Cingolani. Il Laboratorio sarà accompagnato da tè e biscottini della Bottega del commercio equo e solidale di Senigallia.

Molto più di un seminario di ceramica, proponiamo un incontro che, prendendo le mosse dall’indiscutibile entusiasmo legato ai vari aspetti della manifattura della ceramica, possa in qualche modo comunicare sia a principianti che ad addetti ai lavori opportunità e soluzioni diverse che l’esperienza di ciascuno genera e mette e disposizione. Uno scambio insomma, che valorizzi ed esalti le capacità e le potenzialità di ognuno, con la palese finalità di una fattiva crescita personale e professionale di docenti e discenti.


Il raku è una antica tecnica giapponese, eseguita dal XVI secolo e legata alla produzione di vasellame pregiato per la cerimonia del té. Per realizzare questo tipo di ceramica ci si serve di un impasto ricco di chamotte, cioè silice e terracotta macinata, resistente ai forti sbalzi termici. Il pezzo viene modellato, lasciato essiccare e biscottato, ossia cotto una prima volta. Peculiarità della tecnica è la seconda cottura: dopo aver applicato un rivestimento vetroso, si cuoce il manufatto in un forno a gas; raggiunta la temperatura di fusione dell'invetriatura, con l'aiuto di pinze speciali si estrae l'oggetto e si tratta la superficie con un processo di riduzione di ossigeno. La reazione chimica che avviene tra l'atmosfera che avvolge il pezzo e gli ossidi metallici contenuti nei rivestimenti e nell'impasto è responsabile della formazione di spettacolari effetti metallici e lustri. Altra caratteristica del raku è il cosiddetto craquelé, ottenuto utilizzando un rivestimento che cavilla per effetto del repentino raffreddamento. La cavillatura, generalmente sottolineata dal colore nero del fumo, ha andamento assolutamente casuale e non controllabile. La particolarità del modo di procedere, unita alle numerose variabili proprie di ogni manufatto, rendono ogni pezzo raku un unicum.


Programma: una giornata
Analisi teorica dei principali rivestimenti utilizzati con la tecnica raku e studio di campioni appositamente preparati.
Ogni partecipante verrà invitato a smaltare e decorare alcuni oggetti. Questi saranno immediatamente cotti in uno speciale forno a gas, adeguatamente trattati con segatura e riduzione di ossigeno, e finiti nell’arco di un’ora circa.
I pezzi realizzati rimarranno di proprietà dei partecipanti.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-12-2014 alle 15:37 sul giornale del 05 dicembre 2014 - 712 letture

In questo articolo si parla di attualità, ceramica, senigallia, Confluenze, Cinzia Cingolani, ceramica raku

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