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Lodolini sull'appello di Marco Pettinari sul calso eternit: 'La presa di posizione deve essere ferma'

Emanuele Lodolini 3' di lettura Senigallia 28/11/2014 - "Il disastro dell’amianto in Italia purtroppo continua a mietere vittime; e le previsioni sono che fino al 2020 ci sarà il picco di decessi per mesotelioma pleurico. Nel nostro Paese l’amianto è stato utilizzato in molti settori e si stima che ci siano fra i 30 e i 40 milioni di tonnellate di amianto da smaltire mentre sono 57 i Siti di interessi nazionale contaminati che coinvolgono oltre 300 Comuni. Non ci possono essere scusanti in alcun modo; la presa di posizione di fronte ad un così grave fenomeno deve essere ferma, proprio come ha fatto Marco Pettinari, Segretario dei Giovani democratici, e i responsabili devono essere chiamati ad assumersi le proprie responsabilità".

Commenta così Lodolini l'appello di Pettinari al quale fa presente che "il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nei giorni scorsi ha ricevuto una delegazione composta dal sindaco di Casale, di Cavagnolo, dall’Afeva e dai familiari delle vittime amianto di Bagnoli. Serve una riforma del codice penale relativa ai reati ambientali, un sostegno dello Stato verso le vittime quando intentino cause di questa portata e all’estensione del Fondo INAIL non solo ai lavoratori ma a tutti gli esposti amianto, che poi hanno contratto il mesotelioma".

Nello specifico - ricorda Lodolini "il Governo si fa carico ai massimi livelli di questa vicenda. Serve dare giustizia e vicinanza per le vittime, ma non basta. Occorre approvare al Senato nel più breve tempo possibile il disegno di legge sui reati ambientali che all’interno prevede una riforma in materia ambientale sul tema della prescrizione. E inoltre che lo Stato italiano si costituisca parte civile nel nuovo processo Eternit che verrà aperto a breve. Parallelamente per la rinascita dei territori martoriati occorre che i ai Comuni interessati siano tolti i vincoli del Patto di stabilità le risorse per le bonifiche. Per il futuro invece occorre innalzare la quota di detrazione fiscale per la bonifica dell’amianto ai privati dal 50 al 65 per cento ponendo così le condizioni per debellare la nascita di nuove micro-discariche di amianto"

Lo scorso giugno, conclude Lodolini "è stata votata una mozione, sottoscritta anche da me, condivisa da tutti i gruppi concernenti iniziative a favore delle vittime dell’amianto, che impegna il governo a dare finalmente attuazione al Piano amianto, con tempistiche e risorse certe ad assumere iniziative per incrementare il Fondo nazionale amianto e ad estendere le prestazioni del Fondo non solo a coloro che abbiano contratto una patologia amianto-correlata per esposizione professionale ma anche ai familiari delle vittime di normali cittadini ad escludere dal patto di stabilità le spese per la rimozione dell’amianto, ad avviare un’intesa con le regioni per le attività di regolamentazione delle micro raccolte di amianto e l’individuazione di siti di smaltimento di materiali pericolosi e a promuovere campagne di informazione sulle conseguenze della presenza di amianto e a predisporre misure in termini di diagnosi precoce.

Si tratta di una mozione che impegna il governo a trovare quindi non solo un risarcimento monetario per le vittime e i familiari delle vittime asbesto correlate ma anche un risarcimento morale e civile possibile solo con un’ attività. Di prevenzione, riparazione e bonifica dei danni legati all’amianto"


da On. Emanuele Lodolini
parlamentare Pd





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-11-2014 alle 20:28 sul giornale del 29 novembre 2014 - 661 letture

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