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Anteprima nazionale del film "Le 5 avril je me tue", a Confluenze il regista Sergio Canneto

4' di lettura Senigallia 28/11/2014 - L’Associazione Confluenze opera da anni in ambito ambientale e culturale con iniziative che hanno come principale obiettivo la promozione dei talenti che provengono e vivono nel territorio della Regione Marche. Un’attività che ha messo in luce la grande ricchezza di cui la nostra terra dispone.

Lunedì 1 dicembre ospiterà il regista Sergio Canneto con la proiezione in anteprima nazionale del mediometraggio “Le 5 avril je me tue” (“Il 5 aprile mi uccido”) selezionato nella sezione Spectrum Shorts del 43° International Film Festival di Rotterdam, uno dei principali festival cinematografici di linguaggio sperimentale a livello internazionale che offre infatti una piattaforma per supportare il cinema indipendente di tutto il mondo nel tentativo di scoprire nuovi film e registi di talento.

Un mediometraggio sperimentale ed innovativo, una ricerca all’interno del linguaggio cinematografico la cui storia è stata ispirata dall'ultima fase scritta da Cesare Pavese prima del suicidio (“Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi”) e dalla poetica dell'assurdo di Albert Camus. Girato in Francia, a Parigi, nel 2012, il film è stato prodotto da Valeria Belbusti per Meridiano Film, una giovane realtà cinematografica nata a Senigallia nel 2011, già produttore associato del film “L'amministratore” di Vincenzo Marra in concorso ufficiale al 8° Festival di Roma, e con il sostegno di Marche Film Commission e della Fondazione Marche Cinema Multimedia attraverso il Bando di sostegno alla produzione audiovisiva regionale.

Sergio Canneto nato nel 1977 vive e lavora a Senigallia. Dopo gli studi liceali frequenta l’università di legge. In ambito cinematografico si forma come autodidatta. Nel 2005 si avvicino al cinema di Bruno Dumont e Eyal Sivan, frequentando workshops condotti dagli stessi registi.

Dal 2006 si dedica all’insegnamento. Ha insegnato Regia Cinematografica, Teoria e Tecnica del documentario e Storia del Cinema al SAE Istitute (Scuola Superiore di Alta Formazione Audio-Video) di Milano e come professore a contratto presso l’Università di Urbino, nella facoltà di Sociologia, laurea specialistica EDITIS. Attualmente tiene il corso di “Direzione della fotografia” e “Operatore di ripresa” alla scuola di cinema di Bologna “Rosencrantz e Guildenstern”.

Con i suoi precedenti cortometraggi, distribuiti dall'Istituto Luce ed acquistati dall'inglese PropellerTv, è stato selezionato in numerosi festival internazionali tra cui il 25° Torino Film Festival, il 36° Huesca Film Festival, il 36° Festival der Nationen,.

Nel 2012 è stato selezionato alla Summer Accademy del 65° Festival di Locarno.

“Torino, 27 agosto 1950. Una stanza dell’albergo Roma. Un’annotazione sulla prima pagina del suo libro Dialoghi con Leucò: Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi. Con queste parole Cesare Pavese si congeda dalla vita. Aveva 42 anni.

Ho sempre pensato alla straordinaria dolcezza e rabbia che si esprimevano attraverso quelle semplici parole, afferma il regista Sergio Canneto. Alla lapidaria domanda, “Va bene?”, ironica quasi e disperata al tempo stesso, una richiesta di approvazione almeno per quest'ultimo gesto, racchiusa all’interno di una frase che contiene delle scuse e una preghiera.

Si è formata in me l'immagine di un uomo invaso dalla vita con la quale non riesce però ad accordarsi e che lo logora, lo strema, lo fiacca. Un uomo che perde il passato e non sente il futuro, tutto appoggiato al presente, che tenta di interagire con grande sforzo e volontà con un mondo assurdo, che si allontana sempre di più da lui.

Una disarmonia delle emozioni, dei sentimenti, delle intenzioni che costringe l'uomo che non vuole farsi assurdo e privo di significato, ad uscire della condizione umana, a diventare un mostro e a vedere la realtà per ciò che è. Un'angosciosa caduta di senso della vita corredata da un impalpabile “senso di colpa” nei confronti di chi è vicino ma non può capire, e che non hanno parole per essere espressi. Ma il privarsi di emozioni e di passioni, il vivere in un silenzio impossibile da rompere costa fatica. Una fatica che porta alla decisione del suicido come ultimo atto di libertà da un mondo che visto nella sua essenza sembra intollerabile”

Attualmente sta lavorando alla preproduzione del suo primo lungometraggio, basato su una sceneggiatura originale da lui scritta.

La proiezione in data lunedì primo dicembre in anteprima nazionale del mediometraggio "Le 5 avril je me tue" si terrà presso il cinema Piccola Fenice di Senigallia alle ore 21e30.


   

dagli Organizzatori





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-11-2014 alle 18:44 sul giornale del 29 novembre 2014 - 666 letture

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