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Rifondazione Comunista a Roma contro il Job Act

rifondazione comunista 1' di lettura Senigallia 24/10/2014 - Spesso le parole perdono significato, il termine “sinistra “ per esempio. “ Cos’è di destra? Cos’è di sinistra?” cantava negli anni 70 l’irriverente Gaber. Di fronte allo “statuto dei diritti dell’ Impresa “, così si dovrebbe chiamare in effetti il job act di Renzi , questo dubbio potrebbe sciogliersi.

Sostenere quell’atto è volere che nella società ritorni l’arbitrio assoluto del padrone sul lavoro, sui lavoratori e sulla loro vita, contrastarlo significa riaffermare la civiltà giuridica della Costituzione. L’assenza ignava di tante amministrazioni locali che pure si definiscono di sinistra ( o di centro sinistra ) da questa battaglia, l’indifferenza ipocrita, il fatto di non farne motivo di discussione nei consigli comunali, l’equidistanza motivata dal mantra “ sindaco di tutti”, ci dice da che parte stanno molte amministrazioni di questo territorio.

Fosse quella di Trecastelli che pur sollecitata da un ordine del giorno lo respinge, o quella di Senigallia dove avevamo invitato i consiglieri della sinistra (?) a portare questa discussione in consiglio o, più in generale, il silenzio di tanti consigli comunali dove pure siedono consiglieri e formazioni politiche che si dichiarano di sinistra . Noi sabato 25 a Roma ci saremo e magari ci capiterà d’incontrare anche chi qui si è rifugiato nelle ragioni del realismo, ma questa battaglia non finisce domani e sarà difficilissimo vincerla. La riflessione è che l’autonomia dal partito di Renzi sta con la capacità di essere conflittuali con quel modello e con chi lo sostiene.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-10-2014 alle 10:25 sul giornale del 25 ottobre 2014 - 1199 letture

In questo articolo si parla di politica, Da Rifondazione Comunista

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