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Grande partecipazione al convegno 'Autonomia e integrazione nella disabilità intellettiva'

4' di lettura Senigallia 05/06/2014 - Venerdì 30 maggio la Cooperativa Casa della Gioventù si è fatta promotrice di un importante evento di discussione e confronto sulla tematica della disabilità intellettiva con il convegno “Autonomia e integrazione nella disabilità intellettiva” .

Lo splendido scenario della nostra Rotonda a Mare ha ospitato quasi 200 persone per affrontare la tematica del futuro dei giovani disabili intellettivi e delle famiglie che dopo la scuola cercano risposte adeguate nel territorio alle loro peculiari esigenze, conoscenze, capacità e desideri di trovare la formazione, il lavoro, le amicizie “giuste”.

Due relatori di fama nazionale in tema di disabilità il dr. Franco Lolli psicoanalista e il dr. Mario Paolini pedagogista coordinati da Fabio Ragaini del Gruppo Solidarietà di Moie hanno fornito numerosi spunti di riflessione, schiaffi e sproni a chi a vario titolo è a fianco delle persone con disabilità intellettiva.

Vogliamo offrire a chi non c'erà alcune idee che ci hanno colpito. Ogni disabile anche se intellettivo e quindi con limitata (ma non assente) capacità di comprendere e di interpretare la realtà e i confini delle relazioni ha pieni diritto di cittadino ed è dovere di chi lo affianca rendere possibile la sua cittadinanza piena.

Cittadinanza che si esplica, in poter usufruire di servizi adeguati e diversificati in base a potenzialità, bisogni e interessi, età. I relatori ci hanno invitato a valorizzare le differenze nella società col motto “in questo mondo non siamo tutti uguali ma tutti orgogliosamente diversi e abbiamo bisogni diversi che devono trovare risposte diverse, uguali sono solo i diritti”(richiamando l'attenzione alla dichiarazione dei diritti dell'uomo e a quella del disabile).

Per chi ha molte difficoltà intellettive e relazionali, può sviluppare la propria identità e valorizzazione in centri diurni aperti e intergenti con le opportunità del territorio con educatori professionali, motivati, vitali e capaci di relazioni emancipanti e valorizzanti.

Per chi è giovane e ha potenzialità da esprimere sono ottimali i servizi di tempo libero e di formazione al lavoro che prevedano un termine temporale, una dimissione con un “sonoro calcio” per richiamare anche la persona disabile a darsi da fare e ad assumersi la responsabilità per la propria vita.

Cittadinanza che si esplica nel disabile intellettivo lieve, con un lavoro alla sua altezza in cui possa e debba sentirsi utile; in un tempo libero ricco di amicizie su cui contare e sulla possibilità di coltivare ed esprimere i suoi desideri; in una casa in cui possa vivere magari insieme ad amici per entrare nel mondo dell'”adultità” anche lui che nonostante le difficoltà, non è e non deve essere un eterno bambino bisognoso o capriccioso.

Un futuro da donne e uomini adulti con diritti e doveri in questa società e in particolare nella nostra città in cui per ognuno, ci ricordano i relatori, con umanità e professionalità pedagogica e non tecnicismi deve essere costruito un peculiare progetto di vita fornendo risposte adeguate non solo a capacità, ma anche interessi e desideri di relazioni vere e realmente valorizzanti.

Il tempo del disabile mentale non è semplicemente da riempire con attività fini a se stesse bambinesche o divertenti. I relatori ci chiedono di riflettere su come “ogni disabile che incontriamo possa essere e sentirsi davvero utile” per poter essere non solo accettato ma per permettergli di trovare il proprio dignitoso posto nel mondo apportando orgogliosamente il proprio contributo.
Ogni professione di aiuto, educatori insegnati di sostegno o curriculari deve essere svolta avendo a cuore quanto detto e ricordando che lo scopo non è la mera integrazione nella società ma una più opportuna “inter-azione” tra persone.

La platea, composta da membri dell'Asur dell'Ambito senigalliese e fuori ambito, educatori della cooperativa organizzatrice e di numerose altre delle Marche, genitori, personale specializzato,insegnanti di sostegno, ha seguito attenta ed ha animato il dibattito.

L’evento ha visto coinvolti tutti gli Istituti del territorio di Senigallia, oltre a Corinaldo, Ostra, Mondavio, Trecastelli, Arcevia, Chiaravalle, Fossombrone, Marotta, Mondolfo e Jesi.
Ringraziamenti particolari vanno: al liceo Classico “G. Perticari” che con il Dirigente Scolastico Alfio Albani ha partecipato con una intera classe contribuendo a diffondere tra i giovani la tematica della disabilità e all'Istituto Superiore A. Panzini che ha curato il coffee break.

I nostri ringraziamenti più grandi vanno al Comune di Senigallia che ha patrocinato l’evento e permesso lo svolgimento alla Rotonda dimostrando una grande sensibilità e attenzione ai temi sociali.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-06-2014 alle 18:01 sul giornale del 06 giugno 2014 - 723 letture

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