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Il papavero nero senigalliese "Evelina" torna alla ribalta. Le foto

Papavero Nero Evelina 2' di lettura Senigallia 17/04/2014 - La portale scientifico Pikaia che si occupa dei temi inerenti l'evoluzione ha recentemente pubblicato un articolo che riguarda un brevetto del tutto nostrano: il papavero nero Evelina "riportato in vita" dal ricercatore senigalliese Giorgio Sagrati.

Questa in breve è la sua storia: nel 1987 Giorgio Sagrati nota una piantina di fiori neri sulla scarpata della ferrovia e si accorge subito di avere davanti un esemplare insolito, intuendo che in quella zona avrebbe avuto vita non facile (a causa degli sfalci, dei diserbanti atti a contenere la proliferazione della vegetazione spontanea) decide di creare un ambiente il più possibile favorevole alla sua crescita, protetto e senza vegetazione concorrente.

È così che Evelina inizia la sua lenta ma incessante progressione, più contenuta nei primi anni, per poi esplodere nelle stagioni successive. L'espansione si fa via via più veloce e Giorgio Sagrati inizia a notare che i fiori prodotti sono di un nero sempre più brillante ma sempre uguali tra loro, le caratteristiche del fiore si mantengono di stagione a stagione.

Il Papavero “Evelina” oggi si comporta come una nuova specie vera e propria. Infatti, si riproduce autonomamente e i vari individui danno una prole (semi) fertile; i caratteri che ne distinguono i singoli individui sono differenti da quelli che caratterizzano le altre specie e si mantengono inalterati con il succedersi delle generazioni; non si ibridano con le specie più vicine, da cui probabilmente derivano.

Il Papavero “Evelina” è pertanto il risultato di un lungo lavoro di selezione e miglioramento durato più di dieci anni e che trova l’origine in un caso di ibridazione naturale e/o mutazione spontanea. Dal 1997 è iscritto con la denominazione "Evelina" nel registro italiano delle nuove varietà vegetali (il nome scelto dal ricercatore in ricordo della propria nonna che prima di lui si occupava del giardino).

Nel 2001 è stato concesso il brevetto italiano per nuova varietà vegetale (n. 2118 NV). Nel novembre 2004 l’autore ha ottenuto il brevetto comunitario (decisione n. 14204 del 08 novembre 2004), così commenta il ricercatore: "Penso che l’evoluzione sia un processo continuo, mai interrotto, e che la natura possa esprimere le sue potenzialità anche nei luoghi più difficili ed impensati, e per trovare piacevoli sorprese non occorre guardare sempre e comunque verso luoghi selvaggi ed incontaminati, a volte bisogna volgere l’attenzione anche intorno a noi, magari lungo una scarpata ferroviaria nelle Marche".

Dal Papavero “Evelina” sono stati ricavati nuovi ibridi, sempre appartenenti al genere “Papaver”, e sempre con fiori neri o in cui il colore nero risulta predominante e proprio in questi giorni è possibile assistere alla fioritura.








Questo è un articolo pubblicato il 17-04-2014 alle 17:53 sul giornale del 18 aprile 2014 - 4548 letture

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