Gestione rifiuti, Meetup M5S: 'C’è la volontà di attuare un Atto di Indirizzo già votato e deliberato?'

Dopo una prima discussione nella III Commissione Consiliare (il 6 febbraio scorso), ribadiamo una domanda posta da mesi: c’è la volontà da parte dell’Amministrazione di attuare un Atto di Indirizzo già votato e deliberato? Che fine ha fatto l’attuazione della tariffa puntuale (chi più ricicla meno paga)? Oppure tale scelta conclamata rimarrà soltanto teoria? Ci sono diktat o decisioni già prese “dall’alto” sulle quali non si può discutere? Vogliamo continuare a non pensarlo. Alcune di queste scelte strategiche sono prese dalla nostra Amministrazione in ambito ATA (Assemblea Territoriale d’Ambito) in cui Senigallia rappresenta, con un’alta quota (8,14%), il secondo Comune più importante dopo Ancona.
Ricordiamo a tutti i cittadini che l’ATA è un organismo presieduto da una Provincia che non e' espressione del voto popolare, perché guidata da un Commissario e da un Dirigente non eletti da nessuno, e composto da Sindaci alcuni dei quali, troppe volte, si sono guardati bene dal coinvolgere e informare i rispettivi Consigli comunali sulle decisioni in merito alle sorti della politica sui rifiuti.
Per tale motivo è doveroso che tale Atto di Indirizzo venga considerato e citato dai nostri rappresentanti nelle assemblee provinciali dell’ATA. Proprio all’ATA i Comuni sono obbligati per legge a conferire i soldi necessari alla copertura delle spese (sia dell' “apparato” dell' ATA, sia della gestione e dello smaltimento in discarica). Tali risorse finanziarie vengono girate dai Comuni all’ ATA solamente in base a due criteri: numero degli abitanti ed estensione del territorio del Comune.
In NESSUN CASO, ai fini della ripartizione delle spese dell’ ATA si tiene conto della virtuosità dei comuni, delle quantità di rifiuti effettivamente prodotte e conferite in discarica, ecc.... Pertanto, i comuni che adottano pratiche virtuose di corretta gestione dei rifiuti, sono costretti a farsi carico, in proporzione, dei maggiori oneri a livello di ambito procurati dai Comuni dell’ ATA che non adottano politiche oculate e corrette.
Questa cosa è ingiusta, porta i Comuni meno virtuosi a non avere alcun incentivo a fare meglio, a scapito di quelli più attenti agli interessi dei cittadini.
Ci auguriamo che anche nel nostro Consiglio Comunale si spinga verso un cambiamento "virtuoso" dei criteri di conferimento all’ ATA dei soldi pubblici, in maniera tale da far pagare significativamente meno i Comuni ed i cittadini che adottano buone pratiche.
Non ultimo, un argomento che da sempre ci sensibilizza: a seguito dell’Assemblea dell’ATA che si è svolta a Jesi il 22 gennaio scorso (avente come oggetto “Impianto di TMB del rifiuto indifferenziato – Individuazione del sito per l’ubicazione dell’impianto nel territorio del Comune di Corinaldo) sono stati deliberati dai Sindaci presenti (incluso il nostro) 9 punti, tra i quali uno ci desta particolare interesse e preoccupazione (Art. 4 Assemblea ATA del 22/01): “(…) di esprimere, quale ulteriore indirizzo per la prossima stesura del Piano Straordinario d’Ambito, che lo stesso dovrà nell’ottica di una gestione integrata dei rifiuti: Individuare il tipo di trattamento da effettuare sulla frazione organica e sulle altre frazioni da raccolta differenziata e la localizzazione dell’impianto e/o eventualmente degli impianti tenendo conto anche dell’evoluzione in atto in merito all’incentivazione legata alla produzione di energia elettrica da biogas e/o immissione di metano in rete”.
Ricordiamo ai cittadini che già dal 2011 la Provincia (Dipartimento III – Area procedure autorizzazioni e valutazioni ambientali) ha espresso con determina dirigenziale n. 186 (del 14/09) un giudizio di compatibilità ambientale positivo (con prescrizioni) ai sensi dell’art. 9 L.R. 7/2004 e dell’art. 23 D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii per l’impianto per la produzione di energia elettrica e termica mediante digestione anaerobica di FORSU, fanghi e sfalci nel Comune di Ostra.
Nonostante in alcuni comuni limitrofi ai nuovi impianti i comitati cittadini già da anni si stanno interessando al problema, a Senigallia tutto tace.
Sarebbe auspicabile che il Consiglio Comunale approfondisca anche questo aspetto.
Molte decisioni degli amministratori confermano una visione del rifiuto solo come costo e come fonte di produzione di energia, a volte impropriamente denominata “rinnovabile”, soprattutto in un Comune come quello di Senigallia che vorrebbe tendere al RifiutoZero avendo addirittura istituito un “Osservatorio Comunale dei Rifiuti con il compito di monitorare in continuo il percorso verso il traguardo RifiutiZero” con Del. Cons. 86/2011 e successive modifiche.
Tutto ciò nonostante il Consiglio Comunale abbia deliberato il nostro atto di indirizzo in cui il rifiuto e’ chiaramente una risorsa da gestire e valorizzare nel bene della salute e del portafoglio dei cittadini.
E’ comunque nostra intenzione informare i cittadini con tutti i mezzi a disposizione!
Gruppo di lavoro Ambiente

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 09-04-2014 alle 23:03 sul giornale del 10 aprile 2014 - 537 letture
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