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Soluzioni abitative aperte all'esterno: l'associazione Primavera guarda al 'Dopo di Noi'

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di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it


“Dopo di noi.. chi li seguirà?”. Partendo da questa preoccupazione dei familiari dei giovani colpiti da disagio psichico, l'Associazione Primavera con il supporto dell'Asur Marche-Dipartimento di Salute Mentale e dell'Amministrazione, sta gettando le basi per potenziare i progetti avviati e farli crescere. Il tutto per arrivare al 'Dopo di Noi'.

Si tratta di un progetto ambizioso e sperimentale che vuole tenere alta l'attenzione sul tema del volontariato e, soprattutto, creare nuove soluzioni abitative, organizzate come una comunità protetta, che proponga una vita dignitosa con relazioni di solidarietà ed amicizia ai giovani disagiati.

L'Associazione, che da 12 anni si propone di diffondere i diritti delle persone con disturbi mentali e psicologici ed aiutare le famiglie, ora intende dar vita a luoghi dove sia possibile avvicinarsi alla persona con disagio concretamente, in un effettivo rapporto di vicinanza e solidarietà- confermano Vittorio Buzzetti, volontariato dell'associazione Primavera, ed il presidente Remo Curzi- Grazie alla collaborazioni di Istituzioni, Sanità e volontari, siamo riusciti a far molto per 'alleviare' il carico alle famiglie ma ora vogliamo fare ancora di più. E pensare al futuro, al Dopo di Noi".

In quest'ottica il progetto, che è in fase sperimentale e quindi suscettibile di modifiche, ha deciso di utilizzare una struttura già esistente come residenza abitativa presso Borgo Bicchia dove sono accolte persone con fragilità ma dotate di una certa autonomia, ed affiancare loro volontari e familiari in modo da creare una piccola comunità, simile ad una famiglia, in cui "ci sia calore, affetto e sostegno reciproco".

Questa esperienza (Insieme a Noi), con risultati superiori ad ogni aspettativa, è stata di notevole importanza- sottolineano- Rappresenta infatti un primo passo per raggiungere l'obiettivo prefissato, ovvero quello di creare nuove soluzioni abitative aperte all'esterno in modo da attenuare una certa forma di ghettizzazione ed aiutare il disagiato a reinserirsi nella vita sociale al fine di superare un permanente stato di difficoltà relazionale”.

Fondamentale l'aiuto concreto del Dipartimento di Salute Mentale, nelle persone del dott. Paolo Pedrolli e della dott.ssa Michela Buresta, e della Consulta del Volontariato. “Lavorare in rete ed in sinergia tra associazioni di volontariato ancorate sul territorio ma anche tra associazione e Casa di Borgo Bicchia permette di creare un gruppo capace di acquisire competenze sociali per raggiungere come obiettivo terapeutico l'attenuazione di aspetti patologici con la speranza della loro totale eliminazione e di condividere esperienze -spiegano la dott.ssa Michela Buresta e Anna Magi, presidente della Consulta del Volontariato- Ma non solo. Questo rappresenta un passaggio di crescita importante ed essenziale per creare le condizioni di reinserimento sociale delle persone disagiate”.

A tal proposito per costruire un 'Insieme a Noi' e 'Dopo di Noi', ancora più esteso e radicato possibile nella comunità, oltre le tante attività laboratoriali già avviate, per l'autunno l'associazione Primavera sta programmando un corso di Formazione per giovani, adulti e coppie di sposi. “Attività e associazioni come queste- osserva Don Mauro- rendono Senigallia ancora più bella. Ci spingono ad andare al concreto per valorizzare e restituire la dignità alle persone. Significativo il nome scelto dell'associazione perchè prospetta, in sé, qualcosa di positivo e bello”.

Concordi anche i due sindaci di Senigallia che hanno reso possibile e concreto il percorso dell'associazione: Luana Angeloni, durante la quale amministrazione è nata l'associazione, e Maurizio Mangialardi che, con la sua amministrazione, continua a far crescere il progetto. “L'associazione Primavera e la rete di volontariato che si è creata negli anni hanno portato ricchezza alla città- concludono Luana Angeloni e Maurizio Mangialardi- La collettività si è arricchita di un valore in più, la diversità. E' infatti un valore che serve per costruire una collettività diversa, più ricca ed affascinante. Ed il progetto, che si fa carico di una grande preoccupazione per il modo di agire di gran parte della società che rischia di lasciare indietro chi ha difficoltà, in questa città troverà sempre spazio, terreno di sperimentazione e collaborazione. Siamo con voi per guardare oltre il bel fiore che abbiamo oggi affinchè a Senigallia sia sempre 'Primavera'”.