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Sigilli al Mamamia: decisione presa per tutelare la sicurezza pubblica

Mamamia 3' di lettura Senigallia 27/12/2013 - Mamamia chiuso per tutelare e garantire l'ordine e la sicurezza pubblica. Questa la motivazione alla base del provvedimento adottato dal questore di Ancona Stefano Cecere che ha disposto la chiusura della nota discoteca di via Mattei dal 24 dicembre al 7 gennaio 2012.

Insieme al Mamamia sono stati chiusi, per ragioni diverse ma sempre per quindici giorni, anche i tre night club del comprensorio senigalliese Snoopy”, “Bambola” e “Monella”. I sigilli ai night sono arrivati a seguito dell’attività di indagine condotta dai Carabinieri di Senigallia che ha portato l’Autorità Giudiziaria ad emettere tre arresti nei confronti dei gestori per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e di iscrivere sul registro degli indagati, a vario titolo, complessivamente undici persone. Il ritiro della licenza e la chiusura temporanea del Mamamia prende invece spunto dal recente fatto di cronaca che ha portato all'arresto del ventenne di Ripe Giuseppe Florio, accusato di aver aggredito e tentato di strangolare l'amica 16enne di Senigallia con la quale aveva trascorso una notte di eccessi e di follia proprio nella discoteca di Cesano.

Ma non solo. Il Questore ha ritenuto di condividere le argomentazioni formulate dall'Arma senigalliese, guidata dal capitano Lorenzo Marinaccio, che rispondono ad una esigenza di ordine e sicurezza pubblica. La decisione di chiudere per due settimane il locale terrebbe infatti conto di ben 15 episodi, accaduti nel corso del 2013, in cui “l’ordine e la sicurezza pubblica sono stati turbati”. Liti, aggressioni e risse con intervento di 118 e forze dell’ordine, malori per abusi di bevande alcoliche e di sostanze stupefacenti, furti, arresti per resistenza a pubblico ufficiale. Fatti la cui responsabilità afferisce ai protagonisti stessi degli episodi ma che finisce per coinvolgere anche l'ordine pubblico.

L'ordinanza spiega che la chiusura è stata disposta “vista la gravità dei fatti” e “ritenuto che una sospensione dell’attività dell’esercizio pubblico, anche se temporaneamente, determinerebbe l’effetto di prevenire il radunarsi di individui violenti e consentirebbe una migliore opera di prevenzione alla criminalità da parte delle Forze di polizia con la conseguente tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica”. Inoltre il Mamamia era già stato chiuso, sempre per garantire la sicurezza e l'ordine pubblico, anche il 19 gennaio 2007, il 25 agosto 2010, il 7 marzo 2011 e il 1 dicembre 2011. Motivazioni che sembrano non convincere i gestori del Mamamia, intenzionati a presentare ricorso contro una chiusura che coincide con le festività natalizie, quando il locale aveva in programma diverse serate.

“Sono tollerante ma sono anche per la legalità e mi fido dell'operato delle forze dell'ordine -commenta il sindaco Maurizio Mangialardi- il reiterarsi di episodi che contrastano con le regole deve però essere fermato e credo che le chiusure dei locali che non rispettano le leggi siano più efficaci delle sanzioni pecuniarie. Ovviamente i fatti accaduti al Mamamia nulla hanno a che vedere con la serietà dei gestori stessi”. “Se le forze dell'ordine hanno ritenuto opportuno procedere con la chiusura dei locali, noi siamo d'accordo -fa eco Giacomo Cicconi Massi di Confartigianato- non si tratta di uno sgarro né di una ripicca, ma le regole ci sono e vanno rispettate. Se poi i gestori faranno ricorso e dimostreranno le proprie ragioni, tanto meglio”.






Questo è un articolo pubblicato il 27-12-2013 alle 23:41 sul giornale del 28 dicembre 2013 - 4340 letture

In questo articolo si parla di cronaca, attualità, giulia mancinelli, mamamia

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