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Viaggio in un'altra Italia: l'esperienza degli scout nei campi di Libera diventa uno spettacolo

Libera contro le mafie 3' di lettura Senigallia 20/12/2013 - Partiti con un bagaglio di speranze e sogni in un pulmino scassato, il pomeriggio del 4 agosto, ci siamo ritrovati dopo un lungo ma entusiasmante viaggio in una terra il cui solo nome suscita un insieme di emozioni forti e contrastanti: la Sicilia.

Questa è spesso considerata l'esempio di ciò che di peggio si trova in Italia: contraddizioni, abusi, violenza, corruzione, riassunti in due parole: Cosa Nostra.
Ma, come sempre, dove c'è il peggio si trova anche il meglio: infatti la Sicilia è una delle regioni dove più agisce Libera, l'associazione contro le Mafie, nella sua opera di recupero dei beni confiscati ai mafiosi e di diffusione di una cultura antimafiosa, spesso proprio dove sembra non esserci speranza.

Invece la speranza c'è, e si trova nei viaggi di molti giovani che partono per andare a lavorare gratuitamente nei campi estivi di Libera, convinti che il loro semplice gesto possa servire a cambiare le cose. Vanno in questi campi per dare una mano, ma anche per imparare e diffondere poi la cultura della giustizia, che esula dal solo ambito dell'antimafia per rientrare in un contesto molto più ampio, che abbraccia tutto ciò che un cittadino è chiamato a fare, in quanto cittadino, durante la sua vita: partecipare.

Durante la settimana che abbiamo trascorso al campo, insieme ad altre 40 persone di tutta Italia, abbiamo lavorato per rimettere in sesto due limoneti e alcune villette, beni confiscati a un boss della Mafia locale e destinati a diventare un Bed & Breakfast a basso costo con tutte le agevolazioni per i disabili: ciò che si propone Libera è infatti di trasformare i beni che un tempo appartenevano alla mafia in beni socialmente utili, che possano creare lavoro sul territorio e far cambiare così la mentalità di una popolazione che finora ha sempre pensato che soltanto la mafia potesse creare lavoro sicuro.

I giovani che prendono parte a questi campi ne escono più consapevoli di ciò che li minaccia, ma anche più pronti a difendersi sia da ciò che è palesemente ingiusto, sia da ciò che viene spacciato per giusto: abitudini talmente consolidate da sembrarci ormai normali, come il pagare il pizzo, o addirittura leggi profondamente ingiuste, che però raramente vengono criticate solo in quanto leggi.

Nei campi di Libera si impara a discernere il giusto e l'ingiusto secondo coscienza: ecco perché è profondamente significativa l'esperienza che abbiamo svolto quest'estate a Marina di Cinisi, che ci ha lasciato un bagaglio culturale e una sete di giustizia senza prezzo, e che ha acceso in noi la scintilla della voglia di fare e di far sapere.

Questa voglia ha trovato sfogo in uno spettacolo teatrale, a cui siete caldamente invitati, che avrà luogo sabato 21 Dicembre alle 18 e 30 al Teatro Portone di Senigallia. Ingresso libero!






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-12-2013 alle 22:02 sul giornale del 21 dicembre 2013 - 1025 letture

In questo articolo si parla di attualità, senigallia, scout, cngei

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