comunicato stampa
Montemarciano: Multiservizi, troppi dubbi a carico dei cittadini


Multiservizi, la spa pubblica che si occupa di acqua e gas, ha chiesto ai soci (tra cui Montemarciano) l'ok per una fusione con Estra, società omologa toscana. Il motivo? La gestione delle reti gas va a bando e Multiservizi sostiene che da sola non può competere contro i colossi privati che vi prenderanno parte. L'unica alternativa è quella di una fusione con i toscani. Ieri pomeriggio ho partecipato, invitato dal presidente di commissione consiliare del Comune di Chiaravalle, all'audizione di Ferdinando Avenali, presidente di Multiservizi, che dopo aver illustrato il progetto, ha rassicurato tutti i presenti. I lavoratori? Nessuno resterà senza il suo posto. Il servizio per i cittadini? Migliorerà e riusciremo ad abbassare le tariffe (!!!). Il controllo del pubblico?
Non verrà mai meno e gli utili saranno reinvestiti sul territorio. Il servizio idrico, settore in perdita e finanziato con gli utili del gas? Continuerà a essere sostenuto. Peccato però che alla richiesta di poter vedere uno straccio di piano industriale che contenesse nero su bianco tutte queste belle promesse, Avenali abbia negato la possibilità dicendo di temere, in vista della gara, eventuali fughe di notizie che possano favorire i concorrenti. Ora, al netto di una amministrazione comunale, come quella guidata da Liana Serrani, che già da un anno sapeva di questa fusione ma che solo ieri ha permesso a noi consiglieri di esserne edotti, mi chiedo come si possa firmare una tale cambiale in bianco. Liana Serrani, in buona compagnia tra l'altro visto che anche altri sindaci si sono comportati in questa maniera, non ha minimamente informato i consiglieri comunali.
Nessuno è stato messo nelle condizioni di poter verificare i numeri e l'opportunità di una decisione così importante che riguarda tutti i cittadini. Ci chiedono di votare a scatola chiusa e in fretta: entro il 31 Avenali vuole sancire il patto con Estra. Sia chiaro. Non metto in discussione la bontà del progetto perché non mi sono stati dati (a me come a tutti gli altri rappresentanti dei cittadini) gli strumenti necessari per poter fare una valutazione serena. Per questo venerdì chiederò che il consiglio comunale si esprima per un rinvio. Quando si parla di servizi e soldi dei cittadini vorrei poter essere tranquillo di fare una scelta oculata. Che non sia il solito boomerang che poi ricade sulle spalle degli utenti.

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