comunicato stampa
Montemarciano: modifica al regolamento Imu per agevolare i contribuenti, la minoranza non vota


Non è certo facile né per i dirigenti, né per gli amministratori lavorare e programmare interventi con uno Stato che lavora per decreti e che in continuazione modifica sia le regole sia gli importi dei trasferimenti ai Comuni: è ben nota la polemica sull’Imu prima casa, legittimamente deliberata da molti Comuni e all’ultimo non rimborsata dallo Stato per mancanza di coperture.
Come Amministrazione abbiamo scelto di non effettuare nessun aumento per l’Imu sulla prima casa ma abbiamo inserito una modifica al nostro regolamento Imu per concedere agevolazioni a quei contribuenti che lasciano immobili a disposizione dei propri figli: l’abitazione sarà equiparata in tal modo a prima casa e quindi non soggetta a versamento Imu.
Un aiuto concreto alle famiglie, consapevoli delle difficoltà economiche che molte di loro devono affrontare in questo periodo.
Per tutta collaborazione la minoranza non ha votato questo ordine del giorno, ma anzi ha sollevato un fittizio problema di legittimità sull’approvazione dell’assestamento, sostenendo che il punto all’ordine del giorno era approvato prima di un altro al cui spostamento loro stessi si erano opposti!!
I fatti: il Segretario comunale all’inizio della seduta chiede, per un più organico svolgimento dei lavori, di mettere al primo punto all’ordine del giorno del Consiglio quello relativo all’aumento dell’addizionale Irpef dello 0,02 per mille, dal momento che le somme derivanti sarebbero poi dovute confluire nell’assestamento e quindi discusse in un successivo punto.
A questa richiesta il Consigliere Becci ed altri della minoranza hanno votato contro!
Il Segretario comunale, al quale compete il ruolo di controllo e verifica della regolarità e legittimità degli atti e delle procedure, assicurava i Consiglieri che l’importante era che gli atti fossero concomitanti e cioè deliberati nell’ambito della stessa seduta consiliare, trattandosi comunque di atti aventi carattere previsionale e che quindi la loro deliberazione era pienamente legittima anche in un ordine diverso: a questo punto buona parte della minoranza lasciava l’aula, Consigliere Becci in testa, mentre i lavori del Consiglio procedevano regolarmente.
Non lo riteniamo certo un atteggiamento responsabile dal momento che, nonostante le tantissime difficoltà del periodo, il ruolo degli amministratori deve essere in primis quello di garantire la continuità e la regolarità dei servizi erogati: cosa impossibile se gli atti di bilancio non sono a posto.

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