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Bernardini sul caso Sant'Angelo: 'E perchè le altre feste rischiano in proprio?'

Anna Maria Bernardini 1' di lettura Senigallia 04/12/2013 - Intervengo con poche righe sulla incredibile vicenda della "Festa Paesana" di Sant' Angelo.

Sono presidente di un'associazione che ogni anno, a San Silvestro, organizza una sagra e conosco bene certi meccanismi, è importante per una piccola frazione organizzare questo tipo di evento per vari motivi ed uno di questi è che nel caso si ottengano degli utili gli stessi vengono poi reinvestiti in attività per gli associati. Anche noi ci avvaliamo del lavoro di volontari per lo svolgimento della sagra ed anche noi durante l'anno organizziamo per la frazione tantissime attività.

C’è una differenza però tra noi e i cittadini che animano il centro sociale di S. Angelo. Una differenza abissale: noi rischiamo in proprio senza avere le spalle coperte dal Comune che anticipa soldi pubblici. Noi mettiamo mano ai nostri portafogli sperando che la festa riesca bene e sperando di rientrare degli anticipi e, magari, di fare cassa per investire risorse su iniziative di pubblica utilità. Nel caso, infatti, che la festa andasse male (maltempo ecc.) sarebbe l'associazione a rimetterci, e quindi noi cittadini (che, in teoria, dovremmo avere gli stessi diritti e gli stessi doveri dei cittadini di S. Angelo).

É accaduto quest'anno: a causa del maltempo le cose non sono andate come avevamo previsto, non abbiamo avuto utile ma una bella perdita! Nessuno ci ha rimborsato. Mi domando: se anche a S. Angelo le cose fossero andate male, chi avrebbe refuso al Comune le migliaia di euro anticipate?


   

da Anna Bernardini




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-12-2013 alle 19:06 sul giornale del 05 dicembre 2013 - 4174 letture

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