Corinaldo: ha ucciso Francesco, il muratore rifiuta di sottoporsi al test per la droga

In attesa della convalida degli arresti da parte dei giudici di Ancona, Omar è agli arresti domiciliari con l'accusa di omicidio colposo. Una posizione, la sua, particolarmente grave. Il muratore infatti è risultato positivo all'alcotest al momento dell'incidente che ha spezzato la vita del 15enne di Corinaldo, con un tasso alcolemico pari a 2.4, cinque volte superiore al limite consentito.
Il 35enne si è poi rifiutato di sottoporsi agli esami al per verificare se avesse assunto stupefacenti. Il muratore non aveva neanche la patente perchè scaduta nel 2010. Ma non solo. Qualche mese fa era stato anche denunciato per guida in stato di ebrezza. Insomma, una serie di episodi che fa crescere ancora di più la rabbia per una tragedia che doveva essere evitata. Tutta la comunità, nello stringersi attorno al dolore che ha colpito la famiglia Saccinto per la perdita del loro unico figlio, lamenta la mancanza di controlli e il rispetto delle regole.
Tutti infatti, compresi quanto dovevano tutelare la sicurezza, sapevano della situazione del 35enne che dal 2010 guidava pur non avendo la patente. Nessuno però è intervenuto ed ora è troppo tardi. Nessuno riporterà in vita Francesco.

Questo è un articolo pubblicato il 12-09-2013 alle 17:22 sul giornale del 13 settembre 2013 - 17044 letture
In questo articolo si parla di cronaca, michele pinto, corinaldo, incidente mortale
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