comunicato stampa
LeG: 'Grazie alla senatrice Amati e Città Futura per la difesa della Costituzione'


Sono ormai 60 le associazioni che hanno aderito e saranno presenti alla manifestazione del 2 giugno a Bologna (piazza Santo Stefano – dalle ore 13.30). Dalle associazioni nazionali per la legalità e il lavoro come LIBERA, ANPI, CGIL e FIOM a quelle che più direttamente si ispirano alla difesa della Costituzione. Una rete di movimenti grandi e piccoli ramificati sul territorio da Palermo a Rovigo, da Bari a Pistoia che dalla mobilitazione del 2 giugno iniziano un percorso comune.
“Dobbiamo crescere fino a costituire una massa critica di cui non sia possibile non tenere conto, da parte di chi cerca il consenso e chiede il nostro voto per entrare nelle istituzioni”, dice nel manifesto Gustavo Zagrebelsky. Obiettivo è quello di unire associazioni, singoli cittadini e quelle forze politiche che saranno disponibili in un grande movimento che vigilerà nei prossimi mesi sul lavoro parlamentare: si possono cambiare singoli articoli e punti specifici ma non l’impianto e la stabilità della Costituzione del ’48 con forzature presidenzialiste o semi-presidenziali.
Inoltre, in casi di modifiche, ogni variazione dovrà essere sottoposta a referendum obbligatorio, per singoli quesiti distinti (non un unico pacchetto), successivo alla riforma. Perché la Costituzione italiana è degli italiani, di tutti gli italiani. Per questi motivi la rete di associazioni, comitati e cittadini proseguirà il cammino per organizzarsi territorialmente anche nel caso di referendum confermativo.

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