Ospedale: un medico a Ostetricia ma niente primari. Volpini, 'Difenderemo Cardiologia'

Proprio in questi giorni il direttore dell'Area Vasta 2 Piero Ciccarelli ha emanato il bando di concorso per la nomina di un nuovo dirigente medico da assegnare al reparto di Ostetricia e Ginecologia. Una boccata d'ossigeno per un reparto verso il quale confluiscono pazienti anche dai comuni limitrofi ma che cozza con le pressanti richieste di procedere immediatamente alla nomina del primario di Cardiologia, scongiurando così il rischio di chiusura di uno dei reparti più operativi del presidio ospedaliero senigalliese.
“La Regione Marche può coprire fino al 70% della pianta organica del personale medico mentre per i primari, per cui c'è un esubero, la logica è quella di condividere alcuni primariati per più unità operative -spiega l'assessore alla sanità Fabrizio Volpini- il punto però è che le risorse devono essere equamente distribuite all'interno dell'Area Vasta. Cardiologia per noi resta la priorità da difendere e chiediamo immediatamente a Ciccarella l'apertura del bando per il nuovo primario. Senigallia ha un'unità operativa complessa, con una popolazione che triplica in certi periodi dell'anno, e in quest'ottica è impensabile lasciare il reparto senza primario”.
A far sospettare fortemente sulla volontà dell'Asur di depotenziare la cardiologia senigalliese è il fatto che a Jesi e Fabriano i primari di cardiologia sono stati subito sostituiti. Il problema di Cardiologia è comune anche a Radiologia, da mesi senza guida. Senza primari poi anche Otorino e Oculistica, ma in questo caso la situazione sarebbe un po' diversa. “Se l'interesse è la salvaguardia dell'ospedale di rete -aggiunge Volpini- allora oculistica e otorino rappresentano un'eccezione rispetto alla rete perchè funzionano prevalentemente a livello ambulatoriale. Per le patologie complesse in questi casi infatti ci si rivolge sempre a strutture di secondo livello e non di rete (e dunque all'ospedale di Torrette)”.
Otorino e Oculistica, se proprio occorre operare delle scelte, potrebbero dunque continuare a funzionare bene anche senza primario purchè a livello locale mantengano le loro funzioni principali di ambulatorio e diagnostica. Per Cardiologia e Radiologia la cosa è completamente diversa. “La nostra battaglia per la difesa di Cardiologia prosegue -assicura Volpini- perchè siamo assolutamente favorevoli ad operare in una logica di area vasta ma solo se si segue un'ottica di equilibrio nella distribuzione delle risorse umane e tecnologiche”. Per fare chiarezza una volta per tutte sui piani dell'Asur, il sindaco Maurizio Mangialardi ha chiesto al direttore Ciccarelli un incontro per i primi di giugno.

Questo è un articolo pubblicato il 27-05-2013 alle 23:57 sul giornale del 28 maggio 2013 - 3654 letture
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