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La genialità di Alfio Castelli nella mostra sulla scultura italiana dal futurismo al contemporaneo

Alfio Castelli 4' di lettura Senigallia 24/05/2013 - Continua l’interesse delle istituzioni museali per le sculture di Alfio Castelli, conservate dal Musinf. Si ricorderà l’esposizione a Mosca di alcune opere del grande scultore senigalliese.

Dopo l’incontro a Senigallia tra il direttore del Museo di Montevarchi dr. Alfonso Panzetta ed il prof. Carlo Emanuele Bugatti, direttore del Museo d’arte contemporanea di Senigallia è stata programmata l’esposizione di due opere del maestro Alfio Castelli tra le 60 sculture, che raccontano l’utilizzo dell’alluminio nella mostra sulla scultura italiana “dal Futurismo al Contemporaneo”. L’evento espositivo sarà allestito dal 9 giugno all’8 settembre 2013, dal museo civico di Montevarchi (AR).

Dopo l’autorizzazione del Sindaco Mangialardi e dell’assessore alla cultura Stefano Schiavoni, le sculture di Alfio Castelli sono state trasportate dalla Rocca Roveresca al Museo di Montevarchi nei giorni scorsi. Al trasporto ha provveduto una ditta specializzata, che ha utilizzato casse di imballaggio appositamente costruite. Le due sculture di Alfio castelli torneranno a Senigallia alla fine della mostra in Toscana.

Il Cassero di Montevarchi è un museo specializzato per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento. Si tratta di un museo civico unico in Italia che per vocazione specialistica. La mostra “Alluminio. Tra Futurismo e Contemporaneità costituisce un percorso nella scultura italiana sul filo della materia”. L’evento rientra in un progetto dedicato alle suggestioni, poetiche, linguaggi e approfondimenti sulla scultura italiana contemporanea”.

E’ realizzato dal Comune di Montevarchi, Assessorato alla Cultura, curato dal direttore scientifico de “Il Cassero” Alfonso Panzetta, finanziato insieme alla Regione Toscana nell’ambito di “Toscanaincontemporanea 2012” e sostenuto dal Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo dell’Alluminio, official partner dell’evento. Questa mostra, rappresenta il momento più alto di tutto il progetto ed è dedicata all’approfondimento, di taglio storico – tematico, sull’utilizzo di uno dei materiali (medium) della scultura contemporanea come l’alluminio.

Saranno oltre 60 le opere esposte, provenienti da collezioni pubbliche, archivi e fondazioni private. Oltre a quelle di Alfio Castelli saranno esposte sculture di artisti come Thayaht e Ram, Regina e Renato Di Bosso, ma anche Bruno Munari e Valeriano Trubbiani, Dadamaino e Gilberto Zorio, e tanti altri scultori che hanno usato l’alluminio per le loro opere. Un materiale che è comparso nella scultura italiana a partire dalla metà degli anni Dieci del ‘900 fornendo agli artisti nuove e inattese frontiere espressive per tutto il XX secolo, fino alle nuove generazioni del XXI secolo.

La mostra avvia, attraverso una congrua selezione di opere, una riflessione sul tema documentando le diverse tecniche d’impiego e le differenti potenzialità comunicative dell’alluminio nella scultura. Un racconto trasversale che parte dal secondo Futurismo degli anni Venti e Trenta, dove viene messo in evidenza il suo diverso utilizzo in relazione al linguaggio plastico scelto dagli artisti; dalle “sintesi plastiche” alle “aereosculture”, fino agli “spazialismi” che precedono la Seconda Guerra Mondiale (Mino Delle Site, Wladimiro Tulli, Sante Monachesi), passando per gli scultori più legati al “Novecento” italiano (Lina Arpesani, Carlo Lorenzetti, Giangiacomo Barbieri).

Sono poi presentati alcuni esempi delle prime ricerche informali e astratte del dopoguerra (Alfio Castelli, Francesco Somaini, Ernesto Galeffi), per poi proseguire con la poetica delle “strutture” e delle superfici “optical” degli scultori attivi negli anni Sessanta (Getulio Alviani, Nane Zavagno, Diana Baylon, Bruno Munari) e con l’uso dell’alluminio da parte degli artisti della “figurazione astratta” e dell’ “arte povera” attivi tra gli anni Settanta e Novanta.

Infine una selezione di opere, datate dopo il 2000 (Rivalta, Grassino, Garbolino Rù, Borrelli, Loretti), riguarda autori emergenti che impiegano questo metallo in modo sempre più costante e originale. La mostra sarà allestita in due sedi: lo spazio mostre temporanee Ernesto Galeffi, via Burzagli 43, per quanto riguarda la sezione storica con le opere del XX secolo, e le sale permanenti de “Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento”, via Trieste 1, per quella contemporanea del XXI secolo.

Il percorso espositivo è accompagnato da un unico catalogo scientifico curato da Alfonso Panzetta con le schede di autori diversi. La mostra “Alluminio. Tra Futurismo e Contemporaneità, un percorso nella scultura italiana sul filo della materia”, è aperta dal 9 giugno all’8 settembre 2013. La realizzazione del progetto vede la partecipazione dell’Associazione “Amici de Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento”, per quanto riguarda la logistica e della Cooperativa Itinera C.E.R.T.A. per la segreteria organizzativa e la didattica.

Informazioni: tel.0559108274. E-mail info@ilcasseroperlascultura.it sito web: www.ilcasseroperlascultura.it Il Cassero è anche su Facebook e Youtube.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-05-2013 alle 18:18 sul giornale del 25 maggio 2013 - 941 letture

In questo articolo si parla di cultura, musinf, alfio castelli

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