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Montemarciano: chiuso il ciclo di incontri 'La conoscenza previene la violenza'

Pina Ferraro 5' di lettura 22/05/2013 - “La complessità del quadro della violenza di genere contro le donne e delle sue dinamiche di riproduzione, emersa da molteplici ricerche nazionali e internazionali, dal l avoro dei centri antiviolenza e ribadita con forza, recentemente, dalla relatrice speciale dell’ONU sullo stato di attuazione della Convenzione Cedaw, nonché i continui e ormai insostenibili fatti di cronaca che ci riportano di donne uccise per mano di col oro che sostengono di “amarla troppo”, hanno messo in luce la necessità di un lavoro sociale che aggredisca il problema da più prospettive.

Prospettive:
- responsabilizzando i servizi e fornendo loro gli strumenti materiali e conoscitivi adeguati; ÿ mettendo in rete i se rvizi perché rispondano alla multiproblematicità di partenza e di arrivo delle situazioni di violenza;
- ma, anche, lavorando sulla famiglia, sui suoi bisogni materiali e sui suoi disagi relazionali, sulle disuguaglianze di risorse e di potere su cui tradiz ionalmente si fonda e sui modelli educativi che essa trasmette;
- intervenendo, infine, sui processi di costruzione sociale dell ’ identità maschile e femminile, attraverso la costante messa a fuoco del problema delle discriminazioni di genere in tutti gli am biti: formativo, economico, giuridico, sociale e psico - sociale.

Queste le considerazione che hanno spinto la Consigliera di parità effettiva per la Provincia di Ancona, d.ssa Pina Ferraro, ad accettare la richiesta del Comune di Montemarciano per la proget tazione, realizzazione e coordinamento del progetto sperimentale di contrasto alla violenza di genere, “La conoscenza previene la violenza”. Dare dignità e consapevolezza alle donne che subiscono violenza , significa lavorare su un progetto di civiltà di lun go periodo, perché coinvolge i soggetti sociali che hanno la più ampia responsabilità nell’educazione delle generazioni future. Affrontare il problema della violenza alle donne, dal punto di vista del ruolo delle istituzioni , rappresenta il risultato di una rivoluzione del modo di guardare il mondo e di conoscerlo.

Negli ultimi quindici anni molta strada è stata fatta per giungere all’acquisizione di consapevolezza e all ’ assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni sul tema della violenza alle don ne e sulle risposte che è necessario fornire per prevenirla, contrastarla e sostenere le vittime, anche sulla scorta di numerosissime raccomandazioni europee e internazionali (ONU) e, recentemente anche dalla presa di posizione chiara e netta di vertici is tituzionali come la Presidente del Parlamento e la neo Ministra delle Pari Opportunità ”. Sulla scorte di tali riflessioni e con la convinzione che occorre intervenire con forza, determinazione e concretezza, il Comune di Montemarciano, il Comando della Polizia Municipale e la Consigliera di Parità Effettiva per la Provincia di Ancona, hanno voluto porre in essere azioni puntuali e specifiche, attraverso la costruzione e l’avvio di un progetto sperimentale di contrasto alla violenza di genere. Progetto avvia to lo scorso 8 marzo e che si concluderà nel mese di ottobre con l ’ apertura di uno sportello all ’ interno del Comando della Polizia Municipale di Montemarciano.

La finalità generale del progetto è quella di sensibilizzare, informare e formare gli/le operatori/trici territoriali sia sulla fenomenologia della violenza di genere, nonché sulla metodologia di intervento, condivisa tra più attori territoriali, onde favorire l ’ emersione del problema sociale della violenza di genere così da fronteggiarlo in maniera efficace ed efficiente, attivando una rete di protezione per tutte le donne che subiscono violenz a di genere che possa fare da supporto e sostegno allo sportello filtro e a tutte le istituzioni che , da questo momento in poi , implementeranno l ’ azione di contrasto con un ’ ottica di lavoro in rete. Questi due ultimi seminari, quello del 10 maggio e il prossimo del 23 maggio, hanno come obiettivo la conoscenza tra gli enti e/o servizi del territorio che, a varia misura, si occupano di contrasto alla violenza di genere, nonché lo scambio d i prassi di intervento già attuate e il lavoro di rete, onde pervenire a procedure di intervento condivise tra più enti/servizi e implementare le azioni già attive. Tutto ciò con l’unico obiettivo di rafforzare la rete di protezione e di supporto alla donn a vittima di violenza di genere, nonché ai propri figli minori per consentirl e la fuoriuscita dalla violenza e porre in essere azioni concrete anche ad una netta diminuzione o eliminazione di ogni forma di violenza di genere e dei femminicidi .

Sottolinea la D.ssa Ferraro: “ E ’ ormai noto a tutti/e che una reale azione di contrasto e di prevenzione ad un fenomeno così complesso, multidime nsionale e che miete vittime più della mafia , si può e si deve attuare unendo energie e competenze differenziate, utilizzando una metodologia di intervento in un ’ ottica di rete, in cui più operatori/trici, di differenti enti/servizi, si dotino di un lingua ggio comune , attivino procedure di intervento condivise lavorando con un senso di corresponsabili tà nel lungo e faticoso percorso di fuori uscita dalla violenza delle donne e dei figli minori vittime della violenza maschile nelle relazioni di intimità ” .


da Pina Ferraro
consigliera di Parità Effettiva della Provincia di Ancona





Questo è un articolo pubblicato il 22-05-2013 alle 17:27 sul giornale del 23 maggio 2013 - 1532 letture

In questo articolo si parla di pina ferraro, consigliera di pari opportunità

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