5 per mille, Mariani: 'Aiutiamoci da soli. Devolviamolo ai servizi sociali'

2' di lettura Senigallia 10/05/2013 - Primavera: tempo di fiori e di dichiarazioni dei redditi. E le pagine dei giornali, come gli spot televisivi, si riempiono di messaggi per indirizzarci alla scelta del 5 per mille. Addirittura lo Stato, attraverso qualche ministero, si candida per farsi ridare nella mano sinistra ciò che cede con la destra.

Pubblicità a pagamento ovviamente, che ad alcuni degli oltre 40 mila soggetti che si autocandidano per avere il nostro annuale obolo rende assai bene.
Nel 2011 sono stati più di 16 milioni e mezzo i contribuenti che hanno scelto di devolvere, mediamente 23 euro a testa, il loro 5 per mille. Fanno oltre 390 milioni di euro: una somma non disprezzabile, totalmente nelle nostre disponibilità e per la quale possiamo scegliere una libera opzione.

Fuor di più o meno patinate o pietistiche pubblicità, personalmente, e da diversi anni, scelgo di devolvere il mio 5 per mille ai servizi sociali del comune di residenza. Una scelta, credo, non molto praticata, visto che al CAAF non sapevano dove cercare il codice fiscale del comune di Senigallia (e non serve inserirlo) per applicarla.

Una maniera per dare, darci e anche darmi una mano. I servizi municipali scarseggiano (e, temo, non sia un dato in regressione), c'è bisogno più che mai di sostenere l'assistenza a chi ne ha bisogno. Siamo sempre pronti a protestare, giustamente, per il taglio della merenda o del contributo. Dovremmo essere altrettanto pronti a darci una mano da soli, quando ce ne viene offerta l'occasioni. E poter ri-attribuire quei 23 euro a contribuente per i servizi del nostro Comune, cioè a noi stessi e per i nostri servizi, è, secondo me, un'ottima occasione.