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comunicato stampa
Arriva il circo: sit-in di protesta degli animalisti a Villa Torlonia

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da associazione Cinofila senigalliese

Presidio al circo
Nei giorni 11 maggio 2013 dalle 16.30 in poi e il giorno 12 maggio 2013, dalle ore 15, l’Associazione Cinofila Senigalliese” ha organizzato un sit-in di protesta in occasione dell’attendamento del Circo Moria Orfei all’ex Villa Torlonia. Il presidio è volto a sensibilizzare le famiglie rispetto a cosa nasconde uno spettacolo che fa uso di animali.

“Il circo è una tradizione antica e culturale, ma un circo che si rispetti non sfrutta gli animali per il divertimento delle persone: non ridicolizza la foca per giocare a palla, il leone per lanciarsi nel fuoco, l’orso per sfrecciare su una bicicletta o un elefante che con enorme sofferenza concentra tutto il suo peso di pachiderma su una sola zampa. Sono numeri che si possono trovare senza fatica sotto un qualunque tendone da circo e che sottopongono gli animali a stress psicofisici dannosi” dichiara la Presidente dell’Associazione – Roberta Benigni-.

“Al centro della protesta il trattamento degli animali nei tendoni, costretti a subire addestramenti con scariche elettriche e a trascorrere gran parte del tempo al freddo, in gabbia e legati a catene al seguito del tendone di turni. Non ci spaventa e non ci fermerà la sentenza del Tar Marche che ha accolto il ricorso dei circensi garantendo loro il diritto di sostare anche a Senigallia” aggiunge- Rossana Del Regno- L’uso degli animali negli spettacoli circensi è posto sotto accusa da una crescente sensibilità di cittadini che la considerano una manifestazione di violenza proprio per la presenza degli animali costretti per la loro intera esistenza in anguste gabbie da cui possono uscire solamente per compiere esercizi contrati alla loro natura. Gli animali dei circhi non hanno nulla in comune con i loro simili che vivono in natura: completamente snaturalizzati, privati nel modo più violento delle loro esigenze biologiche ed etologiche, ridotti ad automi e ridicolizzati per il nostro divertimento, conoscono solo la tristezza e il terrore.

Le condizioni di detenzione nei circhi sono pessime: gabbie troppo piccole in cui gli animali spesso non riescono neppure a stare eretti, condizioni igieniche scarse o nulle, poca luce e frequenti spostamenti su lunghi percorsi. Ricordiamo che il circo con animali è sovvenzionato col denaro pubblico: se non fosse per le sovvenzioni dello Stato infatti molti circhi avrebbero già chiuso i battenti, a causa degli scarsi incassi. L’Italia con i suoi cento circhi, rappresenta uno dei paesi europei con la più alta concentrazione di spettacoli circensi.



Presidio al circo