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Nuova coordinatrice per l'Udc, Perini: 'Vogliamo riorganizzare il piano politico-sociale con il dialogo'

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di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it


Nuova coordinatrice per l’Udc Senigallia. Il consigliere comunale Maurizio Perini, approdato da poco all’Udc, ha deciso di avvalersi dell’aiuto della coordinatrice Francesca Francesconi, già nel gruppo politico da tempo, per ritrovare il gruppo, il lavoro di squadra e i valori dell’Udc che nell’ultimo periodo sono venuti meno a livello nazionale.

C’è troppa confusione e disorientamento ormai a livello nazionale nell’Udc. Noi, a Senigallia, vogliamo invece creare un gruppo di persone che credono nei principi e valori del partito monocratico per ripartire- conferma il consigliere comunale Maurizio Perini- In queste settimane abbiamo lavorato per riorganizzare il piano politico-sociale basato sui valori cattolici in cui crediamo”. Il ‘nuovo’ gruppo quindi intende aprire un maggiore dialogo con i cittadini per garantire loro vicinanza e attenzione alle problematiche con coerenza. “Il futuro per l’Udc è incerto ma la politica ha il dovere di mettersi al servizio della gente- continua Perini- E’ quello che intendiamo fare noi”. “Il nostro progetto per Senigallia intende andare incontro alle esigenze dei cittadini, alle loro abitudini e sostenerli attraverso un lavoro di dialogo-ribadisce la coordinatrice Francesca Francesconi che aggiunge- Il tutto però tenendo fermi i principi e i valori a cui crediamo. Le scelte devono essere fatte con coerenza”.

Il movimento, che ha già dimostrato la propria coerenza con i valori cattolici, opponendosi al Registro delle Unioni Civili, “rinnova il modo di fare politica- aggiungono- Una politica fatta non solo di idee ma anche di servizi al cittadino”. Primo punto su cui il ‘nuovo’ gruppo Udc ha posto l’attenzione è la viabilità a Brugnetto. “La zona di via Gualdo a Brugnetto, nel punto in cui si interseca con le strade che portano a Senigallia e Bettolelle, è molto periocolosa. Non c’è una buona visualità, non ci sono controlli né dissuasori di velocità tanto che le macchine sfrecciano a 80-100 km/h invece di andare a 50 km/h. E’ il caso di intervenire prima che ci esca il morto- dichiarano- Il territorio in quel punto è sotto il Comune di Senigallia e non di Ripe ma nessuno fa nulla”.

Una strada a ovest di Brugnetto in cui passano molte macchine e camion, collegandosi direttamente alla superstrada, ed essendo in un punto centrale che però è provinciale. “La strada è provinciale ma il territorio è del Comune di Senigallia- rimarca Perini con l’appoggio del Conte Giovanni Martines Augusti- Il politico si deve prendere la responsabilità delle scelte. Scelte che devono dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini senza fermarsi solo alla formalità”. “L’amministrazione si faccia carico di dare queste risposte a Brugnetto e a tutti i cittadini che rischiano la vita ogni giorno per uscire di casa in quella zona- fa eco Martines Augusti- Anche con pochi soldi si possono trovare soluzioni ai problemi. Se non si può fare una rotonda almeno si mettano due colonnine per il controllo di velocità”. Non solo problemi di viabilità.

L’Udc a Senigallia vuole anche sensibilizzare la comunità su principi e valori legati alla famiglia e alle tradizioni. Nel prossimo fine settimana scenderanno in piazza per la raccolta firme a favore della campagna europea “One of us” (www.oneofus.it) per la tutela embrionale. “L’embrione è un essere umano a tutti gli effetti e va difeso- osserva Francesconi- Aderendo a questa campagna vogliamo sensibilizzare Senigallia alle tematiche di difesa alla vita, che non è solo la lotta contro la pena di morte o di difesa degli animali. Le firme servono poi per portare una mozione per la difesa dell’embrione all’Unione Europea che si è già dimostrata sensibile al tema”.

Infine l’Udc mira a sensibilizzare la comunità a difesa del piccolo medio commercio cittadino contro i grandi centri commerciali. Primo fra tutti l’outlet a Marotta che dovrebbe sorgere a breve. “I centri commerciali distruggono il piccolo commercio cittadino, tipico e caratteristico, crea enormi problemi all’economia locale e alla socializzazione per una pure speculazione edilizia- concludono- Noi vogliamo incidere anche su questo, attraverso battaglie di sensibilizzazione, per salvare la cultura e il carattere locale del commercio. Ma allo stesso tempo educare al rispetto della famiglia. Le aperture domenicali dei negozi vanno impedite perché ‘dividono’ i figli dai genitori e le famiglie stesse. Tutta la settimana si è immersi nel lavoro e negli impegni, la domenica è il giorno da dedicare agli affetti”.