Rapina al One Way 2 di Marzocca, 'Lo Stato permette questo, non tutela i cittadini'

Bruno Gobbi, dipendente del locale sulla statale Adriatica Sud, durante la chiusura di lunedì è stato colto di sorpresa dai rapinatori. “La mia collega era andata via da poco quando i tre sono entrati, hanno abbassato la serranda e mi hanno immobilizzato legandomi mani e piedi- racconta Bruno Gobbi provato e con i segni sui polsi- Sotto la minaccia delle pistole mi hanno chiesto dove trovare i soldi e le telecamere”. L'uomo, steso a terra e immobilizzato, sotto la minaccia delle armi ha pertanto indicato loro dove trovare l'incasso e le telecamere (spente al momento della rapina perchè il bar non ha ancora le autorizzazioni necessarie ed ha preso una multa poco tempo prima). “In quella situazione non era il caso di mettersi a fare gli eroi perciò ho indicato loro la cassa e le telecamere- osserva- In quel momento mi ha invaso la paura di essere picchiato ed il pensiero è andato alle mie figlie”.
I malviventi, che puntavano solo ai soldi come dimostra il fatto che non hanno rubato né le sigarette né i gratta e vinci, hanno chiesto anche le chiavi del distributore di sigarette. Chiavi però in possesso solo ai gestori delle macchinette. Da qui la paura di una reazione più aggressiva dei malviventi che fortunatamente per il barista non c'è stata. Preso il contante e distrutte le telecamere i tre rapinatori hanno imbavagliato con lo scotch Gobbi e si sono dati alla fuga.
“Avendo i baffi non ha aderito e sono riuscito a togliermelo. Ho iniziato a gridare ma la signora che abita qui sopra non mi ha sentito- continua- Dopo qualche tentativo sono riuscito a sedermi e saltellando sono arrivato fino alla strada. Un ragazzo e un uomo mi hanno liberato”. Avvertita la titolare del bar tabacchi, Gobbi si è recato a sporgere denuncia ai carabinieri e martedì mattina alle 6 era di nuovo al lavoro. “Ho preferito ricominciare subito senza pensare alle conseguenze e senza lasciare alla paura di prendere il sopravvento- confessa Gobbi- Si va avanti cercando di dimenticare tanto purtroppo lo Stato permette questo”.
Concorde la titolare del One Way 2 Lorella Mancini. “Al momento più che paura ho tanta rabbia- dichiara- Paura, rabbia e disperazione dovute al fatto che lo Stato non tutela il cittadino. Lavoriamo 15 ore al giorno per pagare le tasse e stare dietro alle spese obbligatorie. E non siamo neanche tutelati. I malviventi dopo tre giorni sono già liberi”. Vanificato così anche il lavoro delle Forze dell'Ordine. “I carabinieri della locale stazione sono fenomenali. Sempre presenti e disponibili ma non hanno potere. Il loro lavoro, nonostante per svolgerlo al meglio rischiano la vita tutti i giorni, viene vanificato dallo Stato. E in un periodo in cui, alimentata dalla crisi, la delinquenza è in aumento è necessario che cambi qualcosa. Le leggi devono essere poche e applicate”.
Intanto Mancini spera che i cittadini dotati di orgoglio lo esternino prima di essere affossati dallo Stato per cambiare le cose. Tutti insieme.

Questo è un articolo pubblicato il 09-04-2013 alle 23:59 sul giornale del 10 aprile 2013 - 2301 letture
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