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Raphael Gualazzi infiamma la Fenice inaugurando il suo nuovo tour Happy Mistake

Raphael Gualazzi 2' di lettura Senigallia 07/04/2013 - Raphael Gualazzi è tornato in città, lo aspettavamo da un po', onorati di aprire anche questa volta il carosello del suo tour di concerti che da sabato 6 Aprile al 12 Maggio toccherà quindici  date in tutta Italia.

A Febbraio 2011 Senigallia aveva accolto un Raphael Gualazzi reduce e frastornato dal successo sanremese, un ragazzo talentuoso che rifuggiva appellativi altisonanti e amava definirsi un "artigiano della musica"; oggi, due anni e infiniti successi dopo, è il pubblico a proclamarlo "artista" , "un artista che non fa il divo".

Alle 20.30 nel foyer del Teatro La Fenice è già un brulicare di gente, c'è chi lo segue dagli esordi, chi da profano si avvicina al genere perchè "lui è della zona"; chi, semplicemente, l'ha apprezzato in tv e non aspetta altro che confermare le proprie impressioni con uno spettacolo dal vivo.

Saliamo, in platea non si vedono posti liberi, il pubblico attende composto per pochi minuti, Raphael accede al palco e senza troppe cerimonie si parte.

Si susseguono brani del suo nuvo album 'Happy Mistake" (che dà il nome al tour), alternati a successi come "Madness of Love", ovvero la versione inglese di 'Follia d'Amore' con la quale nel 2011 ha vinto la sezione giovani del festival di Sanremo. Poi ancora 'Senza Ritegno", "Seventy Days of Love", e l'italiana "Un Mare di Luce" che cede il passo alla celebre "Reality and Fantasy" accompagnata dalla tromba di Gigi Faggi.

Le ragazze delle primissime file sussurrano e arrossiscono piú di lui ogni volta che timido si gira e sorride alla platea; Gualazzi non si concede mai troppo, lui suona!

La sua riservatezza è contagiosa e affascinante e di contro sorprende e conquista quando poi si lascia sfuggire una dedica "a tutte le signore e signorine di Senigallia ..e Urbino" .. intona quindi "Beautiful" a cui seguono "Carola" e " Questa o Quella per me pari sono", brano abilmente rivisitato dal Rigoletto di Giuseppe Verdi, un omaggio al compositore italiano nel bicentenario dalla scomparsa.

Le performances al piano si fanno via via più festose con la divertente "Love goes down slow", le atmosfere cubane evocate da "Mambo soul" e "Welcome to my hell" con la quale Raphael si alza, saluta ed esce ma è un clichè che il pubblico conosce troppo bene.. acclamatissimo riappare per dedicarci un momento di pura estasi con "Improvvisazione sui temi di Amarcord": risuonano dolci e maliconiche le note del celebre film di Fellini; Gualazzi dà prova di grande abilità, lui e il pianoforte, il cerchio è chiuso. Ci saluta definitivamente scherzando irriverente sul titolo "I'm tired", evidentemente non consapevole della fila di fans che da lì a poco l'attenderà per un autografo.








Questo è un articolo pubblicato il 07-04-2013 alle 21:02 sul giornale del 08 aprile 2013 - 1583 letture

In questo articolo si parla di teatro la fenice, senigallia, spettacoli, Elena Sagrati, Raphael Gualazzi

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