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TdM e CittadinanzAttiva: cardiologia ancora a rischio. No alle scelte scellerate dell'Asur

2' di lettura Senigallia 25/03/2013 - Il rischio di chiusura di Cardiologia non è affatto scongiurato. Tutt'altro. L'allarme è lanciato dal Tribunale del Malato di Senigallia che insieme ai vertici regionali di CittadinanzAttiva fanno il punto sul depauperamento del sistema sanitario alla luce della riforma e dei tagli decisi dalla Regione.

“L'Asur regionale deve dirci con chiarezza che cosa ci rimane perchè il comportamento omertoso finora tenuto ha creato solo allarmismi -lamenta il presidente del TdM Umberto Solazzi- dicono che ci daranno il primariato di otorino ma a noi serve Cardiologia perchè di infarto si muore. Il rischio chiusura c'è ancora perchè il direttore generale Piero Ciccarelli si è preso un mese di tempo per rispondere ma il sintomo più evidente che la decisione è già stata presa è che a Jesi e Fabriano i primari di cardiologia sono stati nominati e a Senigallia no, il che vuol dire tutto. Perdere cardiologia è grave e comprometterà anche il turismo perchè i cittadini si informano prima di venire in vacanza”.

Lo scenario che sembra disegnato per il nosocomio cittadino è desolante. “Il nostro ospedale si ridurrà ad avere il pronto soccorso, chirurgia, medicina e gastroenterologia e mentre tutti gli altri primari non ci saranno più -sostiene Solazzi- ad Arcevia vogliono togliere anche la potes. La spending review la fanno sulla pelle dei cittadini”. Ci va già col pugno di ferro anche la presidente di CittadinanzAttiva che critica le “scellerate scelte economiche operate dell'Asur”.

“E' impensabile cancellare a tavolino posti letto, operatori, personale senza un'analisi dei costi e dei benefici -critica Anna Maria Amadei- l'Asur ha speso tre milioni di euro per acquistare la sede amministrativa dell'Area Vasta a Fabriano e poi viene fuori che il prossimo anno ci sarà il commissariamento. Ma ci rendiamo conto? Fino ad oggi ci hanno detto che i conti della sanità erano a posto, invece dove e come li hanno spesi? Cittadini, sindacati, associazioni e operatori sono tutti in rivolta perchè non possiamo accettare tagli lineari decisi a tavolino, senza una logica, da un potere centralizzato in capo all'Asur che non ha alcun controbilanciamento”.

“Non siamo contrari a fare aggiustamenti non ci opponiamo ad una condotta del tutto arbitraria che porta solo tagli e declassamenti -
aggiunge il segretario regionale Dante Reali- vogliamo capire i criteri con cui sono stati decisi i tagli ma ad ogni domanda riceviamo, quando va bene, risposte solo fumose”.








Questo è un articolo pubblicato il 25-03-2013 alle 22:30 sul giornale del 26 marzo 2013 - 1207 letture

In questo articolo si parla di sanità, attualità, giulia mancinelli

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