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Sbloccati i fondi fas: Palazzetto Baviera rinascerà come casa-museo

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palazzetto baviera senigallia
Il Palazzetto Baviera rinascerà come casa-museo. Dopo otto anni di attesa, finalmente sono stati sbloccati di Fondi-Fas necessari per il completamento del restauro dello storico e centralissimo palazzo che si affaccia su piazza del Duca.

Dopo una prima tranche di lavori, il cantiere di fatto è fermo da otto anni a causa del blocco dei fondi strutturali e Palazzetto Baviera era rimasto un gioiellino di grande pregio storico e artistico di fatto inutilizzabile. Qualche settimana la notizia dello sblocco dei Fondi Fas da parte della Regione. Di qui la decisione della Giunta di approvare senza indugi il progetto esecutivo per l'ultima tranche dei lavori che era pronto nei cassetti da tempo. Grazie al trasferimento di oltre 914 mila euro, già a fine maggio potranno partire i lavori che porteranno finalmente alla rinascita del Palazzetto Baviera.

“Parliamo di un intervento atteso da anni, rispetto al quale abbiamo sempre fortemente creduto -commenta il sindaco Maurizio Mangialardi-. Ringrazio la Regione Marche per aver sbloccato i fondi nonostante il difficile periodo economico”. Per il Palazzo voluto nel XV secolo da Giovanni Giacomo Baviera, zio di Giovanni della Rovere, si aprono ora nuovi scenari. Dopo i lavori Palazzetto Baviera sarà trasformato in una casa-museo con possibile utilizzo anche per mostre, esposizioni e piccole conferenze. Gli stessi stucchi del 1590, realizzati dal Brandani e che raffigurano scene della Genesi, dell'Iliade, delle dodici fatiche di Ercole e di vari episodi della storia romana, sono richiestissimi (ma ora non visitabili) da turisti e appassionati d'arte.

Il progetto esecutivo del restauro prevede la messa a norma dell'edificio, l'adeguamento sismico e l'abbattimento delle barriere architettoniche che consentiranno finalmente l'accesso ai disabili anche al primo piano. Nel dettaglio, il restyling dell'edificio prevede al piano terra, accanto all'ingresso una biglietteria. Sul lato sinistro sono previsti due ambienti dedicati all'archivio storico. Attraverso il chiostro centrale, passando per un corridoio centrale, si accederà alla varie sale espositive. La nota Sala del Fico potrà essere utilizzata come piccola sala conferenze con una capienza di circa 60 posti. Al primo piano invece la punta di diamante è rappresentata dalle tre stanze affrescate dal Brandani cui si aggiungono altre sale destinate alle esposizioni. Il percorso attraverso la casa-museo inizia con l'ingresso in piazza del Duca e l'uscita su via Manzi.

“Con questo restauro si completa la cittadella dei saperi composta anche da Palazzo del Duca, la Rocca Roveresca e la parte retrostante il Foro Annonario -conclude Mangialardi- un obiettivo che avevamo inserito nel nostro programma elettorale e che ora portiamo a compimento”. “A breve verranno espletate le procedure d'appalto per i lavori -aggiunge l'assessore ai lavori pubblici Maurizio Memé- i tempi di completamento dell'intervento sono previsti in 400 giorni e dunque si concluderanno entro la fine del 2014. Siamo orgogliosi di poter mettere mano ad un così ambizioso e prestigioso intervento di recupero di un grande monumento della nostra città”.



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