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Bilancio 2013 in alto mare: intanto resta la tassa di soggiorno, dubbi sulla Tares

maurizio mangialardi 3' di lettura Senigallia 04/03/2013 - Il bilancio non si chiude ancora ma intanto i senigalliesi mettono mano al portafogli. Per la prima volta dopo anni, quest'anno il Comune non è riuscito ad approvare il bilancio 2013 alla data del 31 dicembre 2012.

Colpa della crisi di governo e delle incerte ripercussioni dei tagli e delle ricadute del patto di stabilità sugli enti locali. Ma non solo. Con il nuovo governo ancora in via di definizione la situazione non accenna a delinearsi e così il rischio per la spiaggia di velluto è quello di proseguire un anno economico già iniziato senza una “guida” finanziaria definita. E potrebbe essere così fino a giugno, termine al momento ultimo per l'approvazione dei bilanci di previsione 2013.

“Se prima eravamo preoccupati ora lo siamo ancora di più -commenta il sindaco Maurizio Mangialardi- perchè non ci sono assolutamente notizie certe sui tagli e sul patto di stabilità”. Anche se il bilancio 2013 ancora non c'è, le tasse per i cittadini continuano eccome. A cominciare dalla Tarsu che presto sarà trasformata in Tares, che i senigalliesi si vedranno recapitare tutta d'un botto a settembre. “E' un problema, sia per chi deve pagare che per il Comune che ha una sorta di buco in entrata -spiega Mangialardi- da un punto di vista contabile abbiamo un'entrata certa, che è quella della futura Tares, che però arriverà solo dopo settembre. Parliamo di circa 4 milioni di euro (corrispondenti all'ex Tarsu ndr) che fino a settembre inciderà in negativo sul bilancio comunale”.

Capitolo pieno di incognite quello dell'Imu. In attesa di capire se verrà ridotta o che altro, i calcoli effettuati sono basati sulle cifre del 2012 anche se il Comune non può ancora sapere la parte che gli resta e quella che dovrà versare allo Stato. Resta al momento in vigore anche la tassa di soggiorno, introdotta a Senigallia nel bilancio 2012. “Per il momento le tariffe restano quelle dello scorso anno -precisa Mangialardi- ma almeno abbiamo una stima delle entrate 2013 da imposta di soggiorno molto più attendibili”. R

ispetto ai 700 mila euro preventivati per il 2012, a fronte dei 350 mila realmente incassati, il comune sa che deve considerare un introito proprio sui 300 mila euro. In quanto alle tariffe, per gli alberghi a 4 stelle l'imposta è di 1,5 euro al giorno, per i 3 stelle di 1 euro e di 50 cent per gli hotel a 1 e 2 stelle, per gli appartamenti con affitti estivi, per i bed & breakfast, agriturismi, ostelli e affittacamere. È di 1 euro per i country house. 50 cent anche per tutti i campeggi e i villaggi turistici. “In un contesto di così grande incertezza abbiamo tagliato tutte le spese, per tutti gli uffici e assessorati riducendole ad un ventesimo -conclude il primo cittadino- a proposito di turismo però voglio rassicurare che i principali eventi quali il Caterraduno, la Notte della Rotonda e il Summer Jamboree restano confermati”.






Questo è un articolo pubblicato il 04-03-2013 alle 23:58 sul giornale del 05 marzo 2013 - 1663 letture

In questo articolo si parla di maurizio mangialardi, giulia mancinelli, politica, bilancio

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