Laura Boldrini (Sel) a Senigallia: 'La mia scelta nasce da una visione europea'

Nell’incontro, preceduto dall’inaugurazione della sede cittadina di Sel in via Gherardi 18, ha tenuto banco la situazione in cui si trova il Paese e l’Europa. Non solo, argomenti principali trattati da Laura Boldrini sono stati i diritti umani, la scelta della politica per trasformare l’indignazione in forza di cambiamento e il contrasto alla violenza sulle donne a cominciare da una consapevolezza culturale ed una legge sul femminicidio.
“Scelgo la politica in modo sofferto, in Grecia a fine dicembre. In un Paese dove la trojka impone ingiuste e pesanti ristrettezze economiche e sociali. In Grecia oggi – afferma Laura Boldrini – nella culla della civiltà, non viene garantita la minima assistenza sanitaria. Ad Atene è diventata normalità la violenza contro gli immigrati ad opera di gruppi neonazisti quali Alba Dorata”. Uno scenario apocalittico descritto dall’operatrice umanitaria che lascia ammutolito il pubblico e che descrive benissimo la scelta del suo impegno politico “lasciando un lavoro ben retribuito e prestigioso”.
Quindi una scelta quella della sua candidatura non guardando a vantaggi ma fatta con spirito di servizio mettendo a disposizione del Paese le proprie competenze in ambito internazionale: “Anche l’Italia non è immune a quello che succede in Grecia. Nel nostro Paese si inneggia al fascismo nel massimo dell’indifferenza. Da qui, da questa visione del Paese dal piano internazionale ed europeo, insieme a Nichi Vendola, ho deciso di impegnarmi con le mie competenze per la tutela dei diritti umani”.
Una chiara alternativa all’antipolitica quella proposta dalla Boldrini capace di riavvicinare la parte migliore del Paese che si è tenuta lontana dalla politica. “Non meritiamo di essere il Paese ridicolizzato dal mondo intero, quello che abbiamo visto in questi anni con il governo Berlusconi. L’unica possibilità di voltare pagina è votare l’alleanza di centrosinistra Pd-Sel”. Un percorso programmatico quello di Pd-Sel che vede Laura Boldrini protagonista per riscrivere una nuova, più giusta, legge sull’emigrazione che cancelli la Bossi-Fini, riaprire i rapporti con il mondo Arabo completamente messo da parte in questi anni, dare diritti di cittadinanza fondamentali e un’attenta politica dei flussi migratori.
“Perché queste sono le mie competenze, odio i tuttologi” dice Boldrini dando uno schiaffo al populismo grillino. L’incontro si chiude, in una sala che vede tutta la sinistra cittadina nella sua pluralità presente, con il motivo dell’attuazione di un percorso di governo con il Pd. “La scelta di andare al governo è scelta di responsabilità. Sel è la sinistra di governo e della coalizione. I temi del lavoro e dei suoi diritti non sono da conservatori ma fondamentali per lo sviluppo del Paese.
Noi saremo la sinistra di governo che darà priorità alla cultura, alla scuola pubblica, all’economia verde e all’innovazione per creare lavoro. Mediazione non vuol dire fare compromessi ma far tenere la schiena dritta alla sinistra italiana. In Italia It’s now! Per i diritti civili, del lavoro e tutti gli altri non c’è più tempo per rimandare”. It’s now! Il 24 e 25 novembre tutti a votare Sinistra Ecologia Libertà per Camera e Senato dando un Parlamento competente e un futuro migliore al Paese.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-02-2013 alle 17:27 sul giornale del 18 febbraio 2013 - 1852 letture
In questo articolo si parla di politica, Laura Boldrini, SeL, Sinistra Ecologia e Libertà
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