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FORMAmente: il cambiamento è ineluttabile, nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma

Paolo Manocchi 4' di lettura Senigallia 08/02/2013 - Il cambiamento è ineludibile, inarrestabile. Il corpo, le relazioni affettive, il lavoro... insomma tutto cambia o meglio ancora... “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” celebre frase pronunciata dal famoso chimico, biologo, filosofo del ‘700 Antoine-Laurent Lavoisier.

Di solito i desideri e gli obiettivi non rimangono immutabili e si rende necessario un nostro ricollocamento all’interno delle nuove prospettive che si fanno strada nella nostra vita.

A volte queste prospettive che si aprono inaspettatamente, come una possibile assunzione o licenziamento, come un innamoramento improvviso, come un incontro che potrebbe influenzare la nostra vita personale e professionale, come una notizia di straordinario potere negativo o positivo, insomma tutte quelle volte che ci rendiamo conto di essere di fronte ad uno dei tanti bivi che la vita ci pone di fronte nel corso della nostra esistenza . . . dicevo, ogni qualvolta questo accade siamo chiamati a decidere se accettare o meno il cambiamento.

Cambiare è uscire dall’area di confort, è decidere di trasformare un’abitudine in un’altra, di trasformare una certezza per un’incertezza, accettare di rimettersi in gioco, di ricollocarsi, di farsi riaccettare.

Foto il cambiamento presa da elvirasantaniello.blogspot.comA volte non riusciamo a produrre questa trasformazione!

Quando prendiamo una decisione in un senso o in quello opposto alcuni di quelli che ci circondano ritengono di sapere cosa sia giusto o sbagliato per noi.

Ma quello che in questi 45 anni di vita ho certamente imparato è che non si può sapere che cosa sia meglio fare sino a che la storia della tua vita non ti fa voltarti indietro e ti da la possibilità di leggere “ciò che avresti o no avresti dovuto fare”.

Un po’ come i “puntini” di cui parlava Steve Jobs.

Ma il bello della vita è che ti dà queste risposte quando ormai la scelte sono state fatte, con le loro conseguenze! La vita è ironica, a volte buffa, a volte persino grottesca. Ma è sicuro che lìunica certezza che abbiamo è che viviamo in un sistema totalmente incerto, dove ognuno di noi fa il meglio di quello che può per le risorse che ha, per il luogo nel quale vive, per le persone che ci circondano, per le energie e conoscenze che abbiamo.

E allora suggerisco di ridurre la critica negativa, opprimente, svalutante sia quando la rivolgiamo ad altre persone sia quando la rivolgiamo a noi stessi.

Queste righe di riflessione e condivisione sono ben distanti dal pormi come colui che pontifica, perché io stesso alcune volte nella mia vita ho scelto la sicurezza è l’area di confort preferendole all’inquietudine del cambiamento.

Quindi non mi sento di biasimare nessuno di noi per le scelte che deciderà di prendere, anche quando queste, agli occhi degli altri, dovessero apparire come rinunciatarie e figlie di una accettazione che potrebbe apparire, per i miopi e i sordi, una scelta passiva.

Dall’altra è comunque bene fare attenzione a non eccedere con gli “anestetici”, perché se è vero che non sentiamo il dolore, è anche vero che non sentiamo la gioia.

Il cambiamento comunque ci tocca, avviene, agisce, ci interroga, ci stimola, ci scuote, ci rende anche straordinariamente carichi, positivi, energici, fiduciosi.

Per il tipo di lavoro che svolgo, spesso ho avuto l’onore di ascoltare storie di vita di molte persone, e ho riscontrato che molte volte riusciamo a cambiare quando abbiamo accesso alle nostre risorse più profonde, quando ampliamo le nostre conoscenze in materia di comunicazione con noi stessi, quando riusciamo a crescere in auto stima, quando prendiamo coscienza che siamo nati per stare meglio di come spesso ce la raccontano e che possiamo fare delle belle cose pur rimanendo con i piedi per terrà.

Grazie per avermi letto dedicandomi un po’ del vostro tempo.
Rimango in attesa di eventuali vostri spunti di riflessione o di potervi incontrare di persona.


Domenica 17 febbraio al Finis Africae farò un altro Born to Fly, questo è il link della giornata, http://www.progettocrescere.it/corsi/born-to-fly.
Qualora aveste voglia di partecipare scrivetemi una mail a manocchipaolo@gmail.com che vi mando un pass gratuito per avervi miei ospiti.






Questo è un MESSAGGIO PUBBLICITARIO - ARTICOLO A PAGAMENTO pubblicato il 08-02-2013 alle 19:24 sul giornale del 11 febbraio 2013 - 5226 letture

In questo articolo si parla di attualità, paolo manocchi, FORMAmente

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