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Tagli al trasporto publico: i comuni contro la Regione, 'Se ne parli a luglio o è guerra'


Un taglio a pioggia, che investe tutti i comuni della Regione, che sarebbe dovuto partire già dal 1° di gennaio ma comuni e province si sono messi di traverso. A guidare la “rivolta” c'è la spiaggia di velluto che da anni lotta per un riequilibrio del chilometraggio assegnato. Con i suoi 268.782 chilometri annui, Senigallia ha la metà dei chilometri riconosciuti a città simili per estensione geografica come Jesi e Fabriano ma che non sono città turistiche. Ridurre indiscriminatamente e ulteriormente il trasporto pubblico per Senigallia è impensabile.
Tanto più che i tagli al trasporto pubblico del governo Spacca stridono con le politiche di blocco del traffico imposte della Regione ai comuni costieri. Ieri mattina, durante l'incontro dell'Anci, il presidente Cesare Martini ha chiesto, come ultima proposta sul piatto della bilancia, lo slittamento a luglio dell'applicazione dei tagli in attesa dei nuovi bandi di gara per l'affidamento del tpl alle società di trasporti. Ora comuni e province attendono la risposta della Regione.
“L'ente regionale si è dimostrato possibilista e su questa apertura noi confidiamo -commenta il sindaco Maurizio Mangialardi- rimandare a luglio l'applicazione dei tagli è l'unica soluzione di buon senso perchè nel frattempo si sta riformulando il bando per la gestione del trasporto pubblico in capo alle società di trasporto. Aspettare la scadenza del bando (a giugno ndr) è il momento migliore per poter ripensare una riorganizzazione generale del trasporto pubblico”.
A quel punto, anche nell'ambito di una riduzione del 4% dei chilometraggi, Senigallia potrebbe vedersi assegnati quei chilometri che da anni le sono stati negati. “Riorganizzare il trasporto pubblico significa riequilibrare i chilometraggi e non taglia a pioggia indiscriminatamente -sottolinea il primo cittadino- senza campanilismi, confido comunque in un bando che sappia riprogettare il trasporto urbano, extraurbano e integrato ferro-gomma”.
Dai comuni arriva anche una soluzione alla Regione su come compensare finanziariamente la mancata applicazione dei tagli dal gennaio scorso. “Fino a luglio si potrebbe tranquillamente attingere al fondo dedicato alla biglietteria elettronica -conclude Mangialardi- si tratta di un fondo di 10,5 milioni di euro da cui sono stati prelevati già 3,5 milioni per compensare i minori tagli (dal 10 al 5%) applicati lo scorso anno e ora si potrebbe fare lo stesso”.

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