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comunicato stampa
Edilizia, il Collegio dei Costruttori: 'Sì alla riduzione dei carichi urbanistici'

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da Collegio Costruttori Edili della Provincia di Ancona

Edilizia
Sono dati sempre più allarmanti quelli analizzati dall’Ance a inizio 2013. L’emorragia di posti lavoro non si arresta ed è ormai arrivata a colpire anche le strutture imprenditoriali più solide. “La crisi del settore delle costruzioni ha raggiunto livelli tali che rischia di trascinare l’economia italiana nel baratro”.

Ad allarmare sono i nuovi dati sui fallimenti di impresa che nei primi nove mesi del 2012 hanno raggiunto la cifra record di 9.500, destinata ancora crescere. Si tratta di un incremento del 25,3% rispetto al 2009. Record negativo anche per la disoccupazione. I senza lavoro nelle costruzioni sono ormai 360 mila, circa 550mila se si considera l’indotto.

Una situazione che rischia di peggiorare ulteriormente nei prossimi mesi se non si metteranno subito in campo interventi utili ad arrestare il declino.

In quest’ottica occorre fare riferimento alle strategie per il futuro delle quali il Piano città, con un programma di investimenti per la rigenerazione urbana e la messa in sicurezza degli edifici, è il punto centrale. Ma non basta, ogni singola Amministrazione comunale dovrebbe far qualche cosa per cercare di risollevare il paese, l’economia locale e la sostenibilità ambientale.

Il Collegio Costruttori vuole fare un plauso all’Amministrazione di Senigallia che da sempre ha cercato di venire incontro alle esigenze economiche e di sviluppo del proprio territorio, tutelandone interessi, paesaggio e imprese.

Conferma importante la proposta di revisione al PRG vigente relativa alla "riqualificazione dell'offerta turistico-alberghiera e per la sostenibilità ambientale attraverso la riduzione e riclassamento dei carichi urbanistici" in iter di approvazione. Variante importante ma soprattutto segno di apertura verso le imprese e verso un'idea di sviluppo economico; il Collegio Costruttori aveva chiesto all'Amministrazione di rivedere alcune rigide impostazioni relative agli "usi" ammessi nelle zone D "zone urbanistiche per insediamenti produttivi e, in particolare per quanto riguarda gli usi commerciali contenuti al 10% delle SUL (superficie utile lorda) ammissibili. La variante si propone di riguardare a tali aree, relativamente alle destinazioni d'uso insediabili e in particolare introducendo mix funzionali maggiormente articolati.

A dimostrazione che la crisi economica e il rispetto per la tutela del paesaggio hanno modificato il modus operandi delle imprese di costruzione e di tutta la filiera edilizia, il Collegio Costruttori accoglie positivamente la volontà dell'Amministrazione comunale di ridurre i carichi urbanistici esistenti a fronte di un miglioramento della qualità della vita e della tutela ambientale. Abbiamo ripetuto in più occasioni, sottolinea Paolo Alessandroni Presidente del Collegio Costruttori, che l'edilizia del futuro sta nella riqualificazione e nel recupero del patrimonio esistente. Il nostro suolo va tutelato e quindi basta consumo ma solo sviluppo "intelligente" e mirato. Ma questo non vuol dire bloccare il processo naturale di risistemazione e di ammodernamento delle nostre città.

Senigallia, in quanto città basata sul turismo sta sviluppando una intelligente politica di sviluppo economico che lega il turismo e l'ambiente ad un uso responsabile delle risorse, del mantenimento delle tradizioni locali e la sensibilizzazione di tutti gli attori, con un unico scopo, rendere la città, i cittadini e gli operatori economici tutti interessati ad un progetto comune: rilanciare l'economia, salvare posti di lavoro e soprattutto crearne di nuovi. Se per arrivare a questo scopo occorre rinunciare a nuovi ampliamenti edilizi, va bene ma sempre nell'ottima di soddisfare le esigenze di tutti. Importante è ricordare che fra un anno verranno stabiliti i nuovi fondi FAS "Fondo per le aree sottoutilizzate" strumento di finanziamento del governo italiano per le aree sottoutilizzate del paese che raccoglie risorse nazionali aggiuntive, da sommarsi a quelle ordinarie e a quelle comunitarie e nazionali di cofinanziamento per la realizzazione di interventi in aree particolari. Il suo compito è di favorire la ripresa della competitività e della produttività nelle aree obiettivo. Senigallia, con tale variante potrà sicuramente aspirare al finanziamento in modo da permettere un immediato piano di interventi.

Senigallia, sottolinea Alessandroni, è l'unica città della Provincia di Ancona ad aver investito nell'Housing Sociale, ripreso anche nella variante in oggetto, e il nostro auspicio è quello di una sempre maggiore collaborazione pubblico-privato per risolvere il grave problema sociale dell'abitazione.

Quindi, ripetiamo il nostro plauso all'Amministrazione ma una nota negativa dobbiamo sottolinearla, ed è relativa all'autocostruzione, di nuovo richiamata nel quadro programmatico della variante al PRG.

La politica dell'autocostruzione, sperimentata con un progetto pilota, rimette in gioco i ruoli delle imprese e di conseguenza degli operai che vi lavorano.

Non è accettabile oggi acclamare un progetto di “sperimentazione” che vede coinvolti gli acquirenti degli immobili che si vedono trasformati in operai per autocostruirsi l’immobile, quando la cassa integrazione e la disoccupazione nel settore edile sta toccando picchi mai visti, ma non solo: qualcuno ha idea di quante siano le carte per i permessi, le dichiarazioni, gli incarichi professionali, ecc. che una impresa deve presentare anche per il più piccolo intervento di ristrutturazione? Non è pensabile che chi svolge il lavoro di impresa da anni, avendo contribuito allo sviluppo del nostro paese, ora si trovi penalizzato di fronte ad un autocostruzione attuata da “operai improvvisati” senza un'adeguata formazione, corsi di aggiornamento, attenzione alle pratiche per la sicurezza che la normativa vigente, giustamente, richiede.



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