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Stop alle visite ai nei e presto nuovo primariato vacante: Volpini, 'Sanità depauperata'

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fabrizio volpini
La sanità senigalliese affetta da un lento ma progressivo depauperamento dei servizi. L'allarme è lanciato dall'assessore al ramo Fabrizio Volpini che tiene alta la guardia su una preoccupazione da tempo diffusa fra gli addetti ai lavori e soprattutto fra i cittadini.

Dai primariati che restano ancora vacanti, alla mancata sostituzione di macchinari che bloccano le visite mediche. Segnali importanti di una sanità che vacilla.

In questa fase iniziale di costituzione dell'area vasta, la nostra ex zona territoriale 4 è lasciata troppo indietro -lamenta l'assessore Volpini- è ad esempio scandaloso, oltre che bisogni attendere otto o nove mesi per un controllo, che lo strumento utilizzato per le visite dermatologiche ai nei non sia più idoneo all'utilizzo e che, non essendo stato sostituito perchè costa 6 mila euro, le stesse visite sono state sospese. Da qualche tempo ecco quindi che al Poliambulatorio non si effettuano più esami così importanti per la prevenzione dei melanomi”.

Ma non solo. Anche se la scorsa settimana è stato nominato, dopo mesi di vacatio, Arduino Samorì quale nuovo primario del reparto di Medicina, di fatto i primariati considerati strategici ancora vacanti sono troppi. E da aprile alla lista dei reparti ancora senza primario di otorino, laboratorio analisi e radiologia se ne aggiungerà un altro. “Tra qualche mese anche Cardiologia non avrà più un primario (per via del pensionamento del dirigente Nino Ciampani ndr) -osserva Volpini- mi risulta che in ospedali simili al nostro come Jesi e Fabriano siano già state espletate le procedure per le nomine dei nuovi primari di cardiologia. Non vorrei che questo reparto facesse la fine di quelli di Otorino, Radiologia e Laboratorio Analisi, che da mesi attendono la nomina dei nuovi primari. Si tratta di reparti strategici che non possono restare senza guida”.

Il timore è che si assista ad un lento depauperamento dei servizi e delle risorse, anche umane, dell'ex zona territoriale 4. “Traspare un depotenziamento dei servizi, sia a livello di Poliambulatorio che di presidio ospedaliero -conclude Volpini- e questo stride con le situazioni più floride che vivono ospedali di rete come il nostro come quello di Jesi e Fabriano. Ovviamente questa discrepanza non va nella logica dell'area vasta in cui c'è la necessità di razionalizzare ed eliminare eventuali doppioni”.



fabrizio volpini