articolo
Tagli ai trasporti: Viventi a Mangialardi. 'Superiamo i campanilismi'


Viventi replica alla lettera inviata ieri dal sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi alla Regione per chiedere un incontro urgente con il presidente Gian Mario Spacca per bloccare il taglio del chilometraggio al trasporto pubblico. Il primo cittadino contesta la decisione assunta dalla Regione senza alcuna concertazione e che non tiene conto di situazioni di partenza già penalizzanti per Senigallia che conta la metà dei chilometri riconosciuti a città simili, come ad esempio a Jesi. Ma non solo. Mangialardi osserva anche come la Regione abbia proceduto con i tagli al trasporto, pur avendo ricevuto i finanziamenti statali tramite il decreto Salva Italia.
“Ricordo a Mangialardi che il governo nazionale, pur avendo confermato per il settore in oggetto buona parte dei fondi dell’anno precedente, ha privato la Regione di quella contribuzione ordinaria per tutti i servizi, compresi i trasporti, che nel 2010 ammontava a 225 milioni e che oggi è praticamente azzerata -afferma Viventi- Questo avviene in un quadro generale di tagli finanziari, dove i trasporti nelle Marche vengono tutelati con il minimo della riduzione di risorse programmata dalla Regione”.
La Regione non spiega però la contraddizione sollevata da Mangialardi per cui si chiede ai comuni costieri di introdurre il blocco del traffico contro le pm10 e allo stesso tempo si taglia il trasporto pubblico. Inoltre il primo cittadino critica la decisione di tagliare indiscriminatamente tutti i trasporti sapendo bene che a giugno scadono le gare per l'affidamento dei servizi alle società di trasporti. La Regione motiva la scelta di “tagliare” con la crisi che riduce costantemente i bilanci pubblici.
“E’ indubbio che si tratti di uno scenario recessivo, in cui occorrerà sicuramente tenere conto delle peculiarità dei diversi territori, oltre che dei problemi di carattere generale -conclude Viventi- E’ proprio su questo che stiamo lavorando con il nuovo piano dei trasporti, per garantire al settore la riorganizzazione di cui ha bisogno, dal momento che oggi non è più possibile sottrarsi a politiche di efficientamento che ormai coinvolgono tutti gli ambiti della pubblica amministrazione. Ma questo comporta la necessità di superare logiche campanilistiche e localistiche e saper accettare una visione solidaristica”.

SHORT LINK:
https://vivere.me/Iza