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Sanità e Territorio: come vincere lo stress attraverso la consapevolezza

stress 5' di lettura Senigallia 06/01/2013 - Una vita di corse, di ansie, preoccupazioni, stanchezza, insonnia, in cui il mondo intorno fa mille richieste, dove bisogna fare sempre di più e sempre più in fretta… sembra quasi di annaspare, manca il respiro, perché forse non c’è più nemmeno tempo di respirare!

Questi sono alcuni dei modi in cui si manifesta lo stress e spesso per combatterlo si mettono in atto comportamenti inappropriati come fumare di più, consolarsi nel cibo o in un bicchiere di troppo, abusare di farmaci ecc, ma tutte queste strategie oltre a non essere salutari, non fanno altro che aumentare lo stress. La parola stress rappresenta la pressione a cui siamo sottoposti nella vita ed indica sia gli eventi che ci mettono in difficoltà (stressors), sia l’effetto che essi hanno su di noi (stress) (Seyle, 1950).

Ma come si vince lo stress?
Innanzitutto il punto sta in quella reazione automatica che ci porta a mettere in atto sempre le stesse strategie disfunzionali, anziché rispondere in modo consapevole e più efficace.
Ma per far questo occorre “riconnetterci”, ovvero ancorarci al presente, al dispiegarsi dell’esperienza momento dopo momento, permetterci di sentire cosa accade dentro e fuori di noi mentre accade, osservare i pensieri, le emozioni, le sensazioni fisiche come le nuvole che attraversano il cielo, senza identificarsi, ma lasciandole andare, lasciandole fluire. Tutto questo è mindfulness ovvero “la consapevolezza che emerge attraverso il prestare attenzione allo svolgersi dell'esperienza momento per momento con intenzionalità ed in modo non giudicante “ (Jon Kabatt-Zinn).

L’unico momento in cui possiamo davvero scegliere, decidere, rialzarci è proprio il presente. Sviluppare la consapevolezza mindful è un modo per riconnetterci con noi stessi, con gli altri, con il mondo, un modo per “riprendere i sensi” e riscoprire quella curiosità, quello stupore verso le cose, verso la vita. Il connetterci all’esperienza ci permette di riconoscere il nostro giudicarci costantemente, i nostri preconcetti, la nostra visione parziale del mondo e sviluppare un po’ alla volta, un atteggiamento più gentile, più accogliente anche verso ciò che non ci piace, che ci fa male, perché è proprio lì che inizia il cambiamento, un cambiamento di prospettiva prima di tutto.

La prospettiva della mindfulness introduce un modo profondamente diverso di porsi in relazione con la propria esperienza. E' un modo per entrare in contatto con ciò che succede dentro e fuori di noi; un modo per prendersi cura del corpo e della mente, sviluppando la capacità di stare nel presente; un metodo sistematico per gestire stress, dolore e malattie, ma anche per affrontare efficacemente le sfide della vita quotidiana; una capacità intrinseca a noi esseri umani da sempre, che va semplicemente riscoperta.

Il protocollo mindfulness based stress reduction solitamente etichettato come parte della medicina comportamentale, è stato sviluppato dal Prof. Jon Kabatt-Zinn alla fine degli anni ’70 presso l’Università di Worcester (Boston) Massachusetts. Alla fine degli anni 90, erano già più di 400 gli ospedali e centri medici negli Stati Uniti dove veniva applicato l’MBSR.
Negli anni, per le sue potenzialità cliniche preventive e riabilitative, ha trovato spazio in programmi di intervento non solo negli ospedali e nelle cliniche, ma anche in altri contesti come la scuola, le carceri, le aziende, al fine di affrontare molte delle problematiche sia fisiche che psicologiche legate allo stress.

ùIl protocollo MBSR è basato sull’evidenza scientifica ed stato utilizzato per una varietà di patologie correlate o fonti di stress quali: dolori cronici, malattie cardiovascolari, cancro, malattie polmonari,ipertensione, cefalea, disturbi del sonno, disturbi digestivi, malattie della pelle, AIDS. Inoltre trova applicazione anche nelle problematiche psicologiche come ansia, depressione, disturbi alimentari, attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo, dipendenze e In tutte le situazioni di vita difficili di breve o lunga durata (es. lutti, separazioni, problematiche relazionali).

Il programma MBSR, strutturato in 8 incontri di due ore più uno intensivo, permette:
-un addestramento intensivo alla meditazione di consapevolezza, definita anche come “auto-regolazione intenzionale dell’attenzione”. La pratica si è rivelata utile (come dimostrano recenti e numerosi studi di neuroscienze) ad aiutare le persone a prendersi cura di se stesse per vivere in modo più sano, imparando ad adattarsi alle circostanze della vita e alleviando la sofferenza che accompagna disturbi fisici, psicosomatici e psichiatrici.
-aiuta a coltivare una modalità di relazione decentrata verso l’esperienza cognitiva, emotiva e sensoriale dolorosa, a disattivare intenzionalmente gli automatismi dei pensieri, a lasciar andare la tendenza alla proliferazione mentale liberandosi così da un compulsivo e doloroso rimuginio sulle esperienze dolorose.

Durante gli incontri del programma MBSR si apprendono :competenze pratiche specifiche per imparare ad affrontare situazioni difficili e/o stressanti; tecniche per divenire più coscienti dell'interazione mente/corpo; modi per mantenere un equilibrio interiore attraverso la messa a fuoco e la gestione delle emozioni e dei pensieri disturbanti. Ciò avviene attraverso l'apprendimento di conoscenze teoriche, esperienze pratiche, condivisione tra i partecipanti dei propri stati emotivi, sensoriali e cognitivi, esercizi in gruppo e a casa, con il supporto di dispense e cd, per approfondire gli argomenti trattati.

Non fatevi sopraffare dallo stress: imparate a rispondere in modo consapevole!

Per info:
www.villasilvia.com
Telefono Studi Medici 071.7921369
Centro Diagnostico 071.7926520


Dott.sa Cecilia Clementi
Psicologa, Psicoterapeuta, Istruttore protocolli Mindfulness Based




Questo è un MESSAGGIO PUBBLICITARIO - ARTICOLO A PAGAMENTO pubblicato il 06-01-2013 alle 21:07 sul giornale del 07 gennaio 2013 - 5151 letture

In questo articolo si parla di sanità, psicologia, attualità, villa silvia, senigallia, stress, cecilia clementi, sanità e territorio

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