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FORMAmente: autostima II parte

Paolo Manocchi 5' di lettura Senigallia 28/12/2012 - Ricordate la frase: “Non vediamo le cose per come sono ma per come siamo
Anais Nin

Lo psicologo William James (1842-1910) è stato tra i primi studiosi a dedicarsi ad un fenomeno che ha del paradossale: alcune persone con modeste capacità sembravano invece dotate di una sicurezza di sé a dir poco ostentata ed altre, per contro, che pur essendo delle persone di riconosciute capacità si presentavano invece in modo insicuro e imbarazzato.

Cos'è allora l'autostima?
Tra le varie sfumature che ci danno la definizione io scelgo quella che viene identificata da una domanda: Cosa penso di me?
Quindi la risposta che ci daremo è una sorta di “stima” che facciamo nei nostri confronti.
Se ci valorizziamo la nostra autostima sarà alta in caso contrario rientriamo nella categoria di persone che provano una bassa autostima.
Tanto più il "come siamo" è lontano da il “come vorremmo essere” tanto più ci si sente come persone di minor valore e si prova insoddisfazione nei propri confronti.

Perchè l'autostima è così importante? perchè funziona come una “particolare lente” in grado di ingigantire o minimizzare le nostre risorse personali.

Chi vive bassi livelli di autostima di solito:
- non ha fatto un’analisi delle cose che conosce, di quelle che sa fare, dei propri pregi
- è poco incline a considerarsi rispetto al valore che attribuisce agli altri
- evita di scegliere e agire perché abituata a pensare che andrà male
- paradossalmente farà fatica a staccarsi dalla situazione che crea disagio perché ha timore di non sapere come gestire la nuova situazione che potrebbe palesarsi
- spesso quando si verificano degli stati problema si addossa la responsabilità
- quando compie qualcosa di fatto bene tende a svalutarsi e sminuirsi pronunciando frasi del tipo . . . “poteva farlo chiunque . . .”

Come possiamo allora impostare un percorso di “riequilibrio” da questo punto di vista?

La bassa autostima non è una condizione permanente; ci sono momenti nella vita nei quali proviamo di più uno stato di inferiorità e frustrazione, mentre altri nei quali ci sentiamo più forti e sicuri.
Quindi è importante prendere atto che sentirsi un po’ giù fa parte della vita di una persona, ricordandosi che un periodo, per quanto lungo sia, non può diventare, per definizione, permanente.

Alcuni elementi chiave sui quali portare la nostra attenzione

A seguito di una bassa autostima rischiamo di vivere con la sensazione di perdere il controllo dei nostri stati emozionali, ci sembra di non avere obiettivi da raggiungere, la nostra mente è come se si concentrasse su tutto ciò che non riusciamo a fare o che ci manca e temiamo di non riuscire a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi.

È importante considerare l’autostima come se fosse una sorta di “spia” che “accendendosi” ci avvisa che probabilmente ci stiamo occupando di realizzare desideri di altre persone, oppure che stiamo trascurando i nostri reali bisogni affettivi, cognitivi, economici, personali oprofessionali, o ancora che stiamo agendo comportamenti che ci allontanano dal nostro senso profondo di soddisfazione.

Ecco che allora questo aforisma può tornarci utile, può farci da stimolo:
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi!” -M. Proust

Per migliorare la propria auto stima ed il proprio benessere psicologico è importante occuparsi dei seguenti aspetti:

1. Scoprire Cosa è importante per me? è una delle domandi fondamentali la cui risposta ci riporta a definire i Valori della Tua Vita ovvero ciò che vuoi e ciò che non vuoi.

2. Riconoscere le proprie emozioni negative – limitanti ed imparare ad andare ad accedere alle emozioni positive – pro attive necessarie per poterci aiutare ad uscire dagli stati di svalutazione nei quali siamo abituati a vivere a causa della bassa stima di se stessi

3. Lavorare sull’immagine di se: molto spesso ci armiamo di buoni propositi e determinazione (voglio dimagrire, voglio smettere di fumare etc..) ma se prima non trasformiamo l’immagine che abbiamo di noi stessi tenderemo, inconsciamente, a sabotarci e a rimanere sempre allo stesso livello di scarsa auto stima.

Trasformare l’immagine di se stessi significa che ci chiediamo quali siano i valori che ci guidano nella nostra vita personale e professionale.
I nostri valori sono come una bussola interna che seguiamo giorno per giorno; valori che spesso non siamo nemmeno consapevoli di avere, ma che comunque, ci indirizzano le energie. Ecco perché hanno un ruolo fondamentale, perché determinano il nostro benessere psico-fisico.

Noi ci muoviamo in coerenza con i nostri valori e le nostre azioni sono codificate e gestite da ciò in cui crediamo.

Facciamo un esempio:
Il mio Valore è il rispetto per l’ambiente.
La credenza è: finisco di bere l’acqua da un bottiglietta di plastica e decido che buttandola nel contenitore per il riclicaggio della plastica ho aiutato me a mantenere fede al mio Valore e di conseguenza sto lavorando in modo positivo sulla mia auto stima”.

Riassumendo:
1) I valori sono qualcosa di intimo e personale, così come i significati che gli vengono attribuiti. Solitamente si formano per principi culturali, educativi tipici del luogo nel quale siamo cresciuti e delle persone che abbiamo frequentato
2) I valori condizionano fortemente il nostro modo di pensare, di agire e quindi di vivere
3) Aumentando la nostra consapevolezza e coscienza su ciò che ci aiuta a soddisfare i nostri bisogni cominciamo a lavorare in modo positivo sulla nostra auto stima. I Valori vengono supportati da ciò in cui Crediamo.
4) Decidere di trasformare la nostra immagine significa decidere di lavorare anche sui valori, sulle credenze ed infine sui comportamenti.
5) Cambiando i comportamenti agiti è probabile che avremo anche nuovi feedback da leggere. La lettura del feedback ci aiuta a comprendere la direzione da seguire per la nostra Auto Stima Positiva








Questo è un MESSAGGIO PUBBLICITARIO - ARTICOLO A PAGAMENTO pubblicato il 28-12-2012 alle 23:17 sul giornale del 31 dicembre 2012 - 3228 letture

In questo articolo si parla di attualità, paolo manocchi, autostima, FORMAmente

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