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comunicato stampa
Primarie Pd, Brignone: 'Ecco cosa intendo per una politica declinata al femminile'

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da Beatrice Brignone


Beatrice Brignone
Qualche settimana fa, era notte fonda e ancora non si sapeva bene che destino avrebbero avuto le primarie per i parlamentari. E scrissi di getto queste righe alla persona che più di tutti mi ha appoggiata nel mio percorso verso questa candidatura.

Una persona che, insieme a molte altre, fa parte di un progetto politico collettivo, in cui io metto la faccia e tutta la mia serietà nel portarlo a termine. Ma chi vota me, non vota solo una faccia, vota un progetto di politica e di Paese fatto di persone, idee e competenze. E a Myriam, in una chiacchierata notturna da donna a donna, così spiegavo perchè avrei voluto candidarmi…

Perché vorrei portare una politica femminile nel paese senza dover cedere al ricatto di maschilizzarsi per fare politica.
Perché vorrei spingere per i congedi parentali obbligatori, i nidi aziendali, il part time, il telelavoro e valorizzare gli asili nido pubblici che sono dei tesori da custodire e ampliare, dando voce alle maestre che ci mettono l’anima e si sentono dire dai più che il nido è un parcheggio.

Vorrei potenziare il ruolo dei consultori, perché siano non solo degli ambulatori per prevenzioni e ginecologia ma che prevedano percorsi per una maternità serena e responsabile, che accompagnino al parto e soprattutto al post parto, che prevedano assistenza psicologica, all’allattamento e aiutino a diventare mamme, chè non sempre è così naturale come dicono.
Che prevedano percorsi per la prevenzione, la contraccezione e per una sessualità sana. Luoghi dove un’adolescente può entrare e sentirsi a suo agio, uscendo più informata e preparata. Che parta dal presupposto che l’aborto è una scelta intima e dolorosa, che aiuti una donna a ponderare serenamente ogni decisione e poi accompagnarla in qualunque essa sia senza ammettere l’obiezione di coscienza.
Che sia previsto una sezione per la tutela delle donne e dei loro figli dalla violenza domestica. Che di siano servizi di assistenza medico, legale e psicologica ma anche di prevenzione per spiegare alle giovani donne in cosa consiste “La Fata” di Bennato, per farle capire che hanno in mano il loro destino.Mi piacerebbe che siano potenziate e diffuse ovunque le case per accogliere donne vittime di violenza e madri lasciate sole e senza mezzi.

Mi piacerebbe che i bimbi nascessero nelle case del parto, perché gli ospedali sono per malati.
E i bimbi che sono malati possano trovare reparti specializzati e adatti ai loro occhi di bambini. Che siano previsti per i genitori dei locali che li possano ospitare per tutto il periodo di degenza a prezzi contenuti e gratuiti sotto un certo livello di reddito, che quando un genitore entri con il figlio in un ospedale abbia tutte le informazioni, non solo sullo stato di salute ma anche pratico-logistiche.
Che vengano prodotti medicinali in dosaggi pediatrici per ridurre o eliminare gli effetti collaterali.

Che siano previsti percorsi di reinserimento nella società di bambini guariti dopo una lunga malattia.
Che sia rivisto il welfare per prevedere il reddito di cittadinanza, che prima di tagliare i servizi si taglino gli sprechi, che invece dei tagli lineari si pensi a una riforma della sanità che elimini esami inutili e si prenda cura della persona nel suo insieme. Che un anziano possa trovare a uno sportello unico di accesso tutte le informazioni per ottenere permessi, esenzioni, servizi mutuabili, assistenza domiciliare e possa fare le prenotazioni necessarie.

Che siano previste sanzioni fortissime per le città che non eliminino le barriere architettoniche sulla scia di quelle previste per chi non fa bene la raccolta differenziata.
Che le scuole siano supportate nel l’accoglienza di portatori di handicap per favorire al massimo il loro inserimento e valorizzare le loro capacità.
Poi ci sono miliardi di altre cose che riguardano il lavoro, la scuola, la cultura, la trasparenza, il fisco, il software libero, la partecipazione, il consumo di suolo, l’agenda digitale, l’innovazione e risparmio energetico, l’università e la ricerca, ma donne, bambini, malati e portatori di handicap sono sempre in fondo alle liste delle cose da fare e io vorrei metterli in cima…



Beatrice Brignone