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Gazebo in piazza per le primarie del Pd: querelle natalizia tra Volpini e la Allegrezza

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La politica non va in vacanza nemmeno a Natale. Anzi, proprio il 25 dicembre si è innescato un acceso botta e risposta via internet sulle primarie del Pd per i parlamentari. Protagonisti l'assessore Fabrizio Volpini, primo firmatario della candidatura della senigalliese Beatrice Brignone, e la segretaria del Pd Elisabetta Allegrezza.

A far sbottare Volpini sarebbero gli impedimenti avanzati dal suo partito all'allestimento di un gazebo per raccogliere i voti.

“Ennesimo e al tempo stesso inutile e vergognoso braccio di ferro della segretaria del Pd che senza una ragione, se non quella della paura del voto dei cittadini,vuole testardamente impedire l'allestimento dell'ormai storico gazebo in piazza Saffi, nonostante la regolare autorizzazione del sindaco -scrive Volpini sul sociale network Facebook- Chiedo al candidato Lodolini di intervenire in qualità di segretario provinciale del PD”.

Subito si scatenano le reazioni dei sostenitori della posizione di Volpini, che oltre a esprimere solidarietà, sollevano dubbi (tra le righe) su “possibili strategie” per boicottare i voti della Brignone. “Prima la ragione era il freddo, poi l'indisponibilità di persone, poi la mancanza di autorizzazione dell'Amministrazione (arriva il si del sindaco ma non accompagnato da una sua telefonata ufficiale) della serie Repubblica dei Soviet, ed infine partenza per la montagna (il riferimento è alle vacanze della Allegrezza ndr) dove notoriamente i cellulari fanno fatica ad avere campo”.

Immediata la replica della segretaria che spiega le ragioni della scelta di far votare per le primarie solo presso la sede del Pd in via Arsilli. “Assessore cos'è tutta questa polemica sul gazebo? Lo sai o fai finta di non sapere che non la segretaria ma la segreteria del Pd all'unanimità insieme al comitato organizzatore del PD ha deciso di allestire il seggio alla sede del partito anzichè in piazza Saffi -replica la Allegrezza- Credo che le scelte democratiche vadano rispettate e le imposizioni altrui sanno tanto di Soviet. Si vuole il gazebo per non venire nella sede del Pd ma non sono forse le primarie del partito? Come vedi anche in montagna i cellulari funzionano benissimo”.

Una querelle che su Internet prosegue praticamente alacremente, tra i sostenitori del gazebo all'aperto e quelli del voto in sede. Sta di fatto che alla fine Volpini non cambia idea e ribadisce: “I cittadini il 30 dicembre troveranno un gazebo in piazza Saffi dove poter esprimere liberamente il proprio voto e la propria preferenza. Prevalga il buon senso e soprattutto la voglia di democrazia e trasparenza”.