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Brignone alle primarie per il Parlamento: 'Il cambiamento non sia solo una parola vuota'

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di Michele Pinto
vivere.me/michelepinto


Beatrice Brignone
Beatrice Brignone ha consegnato per la sua candidatura alle primarie per scegliere i candidati al parlamento del PD 212 firme, più del doppio delle 100 necessarie. "Non basta lamentarsi perché le cose non vanno bene. Bisogna fare qualcosa. Io sarò una parlamentare a progetto".

"Oggi solo il 2% degli italiani crede nei partiti - dichiara Beatrice Brignone - da anni si parla di cambiamento. In tanti si sono allontanati dai partiti e sono nati i movimenti. Io credo nei progetti a lungo termine che possono nascere solo all'interno di un partito nuovo, con uno statuto rivoluzionario come il Partito Democratico".

Il progetto a cui fa riferimento la Brignone è quello lanciato da Fabrizio Volpini, che per dare un senso alla parola "cambiamento" ha rinunciato a candidarsi di persona.

"Svolgere le primarie è un passo fondamentale - sottolinea Beatrice Brignone - le regole che prevedono il 20% dei posti assegnato d'ufficio alla segreteria non sono le migliori, ma il solo fatto di farle è già un successo. Non erano affatto scontate e a Bersani ne va dato il merito, come a Renzi va dato il merito di aver mostrato che in tanti ci credono ancora".

Sempre sul tema del cambiamento la Brignone sottolinea come sarà una "Parlamentare a progetto", sia perché vuol andare in parlamento per portare avanti alcuni progetti sia perché al massimo resterà in parlamento per una o due legislature: "Se in 10 anni non si è riusciti a realizzare il proprio progetto vuol dire che probabilemnte non si è la persona giusta".

La definizione di "Parlamentare a progetto" è anche un modo per rappresentare la propria generazione, Beatrice ha 34 anni, una generazione che è la più penalizzata dalla situazione economica e politica in cui ci troviamo. "I parlamentari hanno un'età media di 65 anni. È normale che fatichino a comprendere i problemi della nostra generazione".

Nel suo progetto Beatrice Brignone mette al primo posto il lavoro e la dignità del lavoro e la lotta alla precarietà. Vuol introdurre un salario minimo ed un reddito di cittadinanza che è presente in tutta Europa e costerebbe meno del nostro welfare attuale.
Non dimentica la politica al femminile con congedi parentali obbligatori, rafforzamento di consultori e asili nido ed il tema della violenza sulle donne. Importantissimi anche i temi di scuola, ambiente, cultura, ambiente e ricerca: "Se non investiamo sul nostro futuro non ci sarà futuro" - chiosa. Infine non si possono dimenticare i beni comuni, l'acqua e la sanità che devono essere un diritto di tutti: "Per questo mi sono candidata e da qui nasce tutto il mio impegno politico".

Oggi il ruolo del Parlamento sembra essere solo quello di votare o non votare la fiducia al governo: "Non andrò in parlamento per schiacciare un pulsante. Ci sarà sempre un lavoro forte prima del voto, una preparazione che si esprime soprattutto nelle commissioni parlamentari".

Il particolare sistema elettorale delle primarie del PD prevede due preferenze, una ad un uomo ed una ad una donna ed il collegio elettorale è provinciale. A Senigallia si candidano due donne, Silvana Amati e Beatrice Brigone. Il rischio che nessuna delle due riesca a raggiungere il parlamento è reale con un danno per la città. Questo non spaventa la Brignone: "Se non ci fosse la competizione non ci sarebbe la democrazia. Il PD con le primarie nei sondaggi è passato dal 25 al 38% in poche settimane".





Beatrice Brignone