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comunicato stampa
Castelleone: abbattimento alberatura lungo via Vaseria, il Comitato chiede la sospensione dei lavori

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da Il comitato di Via Vaseria
Castelleone di Suasa


alberi
Di seguito la lettera del Comitato di via Vaseria inviata ai vari organi competenti in merito alle operazioni di abbattimento dell'alberatura lungo via Vaseria a Castelleone di Suasa.

Il comitato di cittadini recentemente sorto in occasione dell’inizio dei lavori di abbattimento dell’alberatura lungo la Via Vaseria di Castelleone di Suasa,

chiede

l’immediata sospensione dei suddetti lavori fino a che non saranno chiariti, dalle competenti autorità, i diversi aspetti che riguardano l’abbattimento di specie arboree protette secondo i dettami della Legge Regionale n. 6 del 23 Febbraio 2005 (Legge Forestale Regionale).

Le istanze dei cittadini residenti e non in Castelleone di Suasa trovano riscontro nella Legge Regionale 6 del 2005 in diversi articoli e in particolare:
Art. 11 (Vincolo Idrogeologico), secondo il nostro parere la zona coperta in maggioranza da Pinus Pinea che si trova a ridosso della strada provinciale Senigallia-Albacina nei pressi della rotatoria di accesso al centro storico di Castelleone è da considerarsi terreno coperto da bosco, come recita l’art. 11, e nel caso in qui questo venisse abbattuto ci sarebbe un reale rischio dal punto di vista idrogeologico di tenuta del suolo in un area delicata poiché adiacente alla strada provinciale sopracitata;
Art. 20 (Elenco delle formazioni vegetati sottoposte a tutela), come si evince dall’art. 20 le essenze arboree che si vorrebbero abbattere sono ricomprese nell’elenco di quelle tutelate e quindi protette (Pinus Pinea – Pino domestico; Castanea Sativa – Castagno; Tilea – Tiglio) per questo ci chiediamo se sia stata fatta un attenta analisi del danno ambientale che si andrà compiendo con il loro abbattimento;
Art. 21 (Autorizzazione all’Abbattimento), questo articolo vieta al comma 1 l’abbattimento di specie protette; anche se al comma 2 consente tale opera per motivi di pubblica utilità, come la realizzazione di opere pubbliche (marciapiedi), al comma 4 recita che nei progetti di pubblica utilità o per realizzare opere pubbliche, come marciapiedi, devono essere indicati a progetto gli alberi da abbattere attestando l’inesistenza di soluzioni alternative all’abbattimento stesso; al comma 6 poi pone l’attenzione alle piante secolari che secondo noi sono presenti;
Art. 23 (compensazione), questo articolo è importante poiché prescrive l’obbligo di ripiantumare, in caso di abbattimento, nella misura di due alberi appartenenti alla specie abbattuta per ogni albero tagliato, nella autorizzazione all’abbattimento devono essere indicate le caratteristiche degli alberi da mettere a dimora, le modalità e luoghi di impianto ma, a noi non risulta che sia stato previsto tutto ciò nell’autorizzazione.

Per tutti questi aspetti legislativi ma, soprattutto perché un amministrazione comunale di una comunità di 1700 anime non può passare sopra tutto e tutti al solo scopo di lasciare un segno indelebile del suo passaggio nella città, come è la cancellazione di un viale alberato sostituendolo con una lingua lunga e stretta di arenaria grigia, vogliamo la possibilità di portare le nostre istanze all’attenzione delle competenti autorità in materia.
Sarebbe saggio da parte degli amministratori e di chi è competente in materia, come il Corpo Forestale dello Stato e la Polizia Urbana, controllare che tutti gli atti siano conformi alle leggi succitate e in ogni caso ascoltare le istanze dei cittadini e ove possibile accoglierle.
Proponiamo per questo una Assemblea pubblica, magari durante un Consiglio Comunale, dove poter spiegare le nostre ragioni e dove poter analizzare soluzioni alternative al taglio indiscriminato delle piante come recita la Legge Regionale Marchigiana n. 6 del 2005 all’art. 21 comma 4.

Convinti della bontà delle nostre richieste e della buonafede di chi ci amministra attendiamo fiduciosi notizie in senso positivo alle nostre istanze.



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