comunicato stampa
Defibrillatori salvavita: quanti ce ne sono nei nostri impianti sportivi?


La domanda che vorrei porre è la seguente: quanti Defibrillatore SemiAutomatici Esterni (conosciuti anche come DAE) sono presenti nei nostri ambienti sportivi, nelle scuole, negli uffici pubblici? Probabilmente la risposta, nelle migliori delle ipotesi, potrebbe essere 1, 2 in tutto il nostro territorio comunale. Risposta comunque drammatica perché, al di là di ogni polemica, il DAE è un semplice strumento che con una formazione breve (5 ore per i laici) è in grado di salvare una vita.
La letteratura scientifica in questo campo ci ricorda che in circa il 65% dei casi il cuore prima di fermarsi manifesta un ritmo cardiaco che se trattato con una scarica elettrica può essere convertita in un ritmo efficace e quindi salvare la vita della persona. Questo tipo di terapia è efficace se applicata precocemente, il ritardo nella sua applicazione porta progressivamente a ritmi cardiaci che non rispondono più alla scarica elettrica; sempre la letteratura scientifica ci dice che se defibrilliamo tardi solo il 25% degli arresti cardiaci trova efficacia nella applicazione di questa tecnica. Ciò significa che è necessario dotare le strutture sportive (e tutti qui luoghi dove c’è un importante afflusso di persone) di un DAE e di personale adeguatamente formato.
Quest’ultimo punto è fondamentale perché altrimenti si verificheranno altri episodi simili a quello di Pescara dove il defibrillatore era presente (ce ne erano ben tre) ma nessuno l’ha usato…. La certificazione se fatta secondo le indicazioni legislative permette a chiunque ne è in possesso di utilizzare il defibrillatore in sicurezza e se necessario salvare una vita. L’accorato invito che rivolgo ai soggetti sopra indicati è anche carico di disponibilità nel partecipare alla formazione di personale in grado di effettuare tali manovre.

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