comunicato stampa
Confapi: 'Aaa imprenditori cercano usurai per finanziare le proprie imprese'


Perché ci sono imprenditori che rischiano beni personali messi a garanzia delle proprie imprese e lavoratori che ricevono da mesi gli stipendi in ritardo, oltre a non aver ancora ricevuto la tredicesima per colpa della stretta creditizia nei confronti dei loro datori di lavoro; e questi rischiano di essere i più fortunati! Perché molti altri stanno perdendo il posto di lavoro, come ci confermano i lunghi elenchi di nominativi delle liste di mobilità. Come imprenditore e datore di lavoro torno a ripetere che nella maggior parte dei casi, specie per le piccole e micro imprese, il problema è solo finanziario e non strutturale.
La nostra provincia vede ancora nascere nuove imprese che hanno progettualità e potenziali di sviluppo, ma è il sistema ad essere bloccato; sono gli ingranaggi amministrativi e finanziari a far inceppare i motori. Senza girare intorno ai problemi, sono fermamente convinto che si rende immediatamente necessario: ristrutturare i mutui e i debiti delle imprese da breve a lungo termine, magari con una legge dello Stato, così come fatto per la moratoria dei mutui. Rendere operativa la legge europea che prevede il pagamento di forniture e servizi in tempi certi. Prima di tutto, però, serve un intervento deciso sui debiti pregressi, perché lo Stato sarebbe il primo debitore non in regola con la legge, che deve essere recepita entro il 31.12.2012, pena le pesanti sanzioni per l’Italia da parte della Comunità Europea.
Se non si interviene subito su questi due punti, le ripercussioni saranno devastanti su tutto il sistema economico e si amplificherà sempre di più il problema anche dal punto di vista sociale. Perché altre Associazioni di categoria non affrontano il problema alzando la voce ma sussurando soltanto? Si sa che se ad un cane che ringhia si mette un osso in bocca questo smette di ringhiare e magari neanche morde. Non sarà perché è stato messo a qualcuno l’osso in bocca? Dando ad alcuni loro esponenti poltrone in CDA di istituti di credito sia nazionali che locali? O perché sono proprietarie di consorzi fidi e ammettendo l’inaccessibilità al credito ammetterebbero l’insuccesso dei consorzi stessi? Io sono Presidente Confapi e non ho nessun incarico in nessun CDA di nessuna banca; non ho consorzi fidi e sono a fine mandato. Ma non mi do per vinto e prima di uscire di scena continuerò ad urlare la necessità di fare presto perché è tardi!

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