Paradisi: 'Pane, olio e Uisp. Che indigestione per la città'

Libro bianco: VIII puntata. Mentre addirittura il Vescovo promuove lo spirito del “Libro Bianco”, si scopre l’ennesima cascata di denaro pubblico per le iniziative più assurde e per la solita Uisp.
La benedizione più efficace al nostro “Libro Bianco” (http://librobianco-senigallia.blogspot.com/) è arrivata addirittura dal Vescovo mons. Orlandoni. Che ha dichiarato: “E’ vero che ci sono bisogni legati alla cultura, agli spettacoli, agli eventi, ma qualche risorsa potrebbe essere recuperata per priorità ben più importanti”. Sottoscriviamo. Altrettanto non hanno fatto i nostri generosi (con i soldi nostri) amministratori, evidentemente accecati dalla mania dello sperpero. E così scopriamo che il Comune non ha più soldi per il “pane quotidiano” (leggasi servizi sociali e opere di manutenzione), ma li ha, eccome, per farsi proclamare “città del pane”. Non è uno scherzo (anche se sembrerebbe). Il nostro sindaco ha pensato bene di ottenere il “prestigioso” titolo di “città del pane” ed ha sborsato (di tasca nostra) 2.000 € ad una associazione di Lucca per aderire, nel 2011, al sodalizio “Città del pane” (determina 353/2011). Ma che ci fa il pane senza l’olio?
Nessun problema, anche al companatico ci ha pensato il bel Maurizio. Ed ecco così che Senigallia è diventata anche “città dell’olio”. In fuga verso Larino (Molise) altri 2.065,83 € in favore della Associazione molisana “Città dell’olio” (determina 352/2011). E per giustificare uno sperpero così curioso dei soldi dei cittadini, il dirigente Mattei ha pensato bene di imputare (udite, udite) le suddette prebende al seguente capitolo di bilancio: “contributi alle imprese per lo sviluppo delle attività artigianali ed economiche”. Ma quali imprese? Quale sviluppo? Sembrerebbe invece che non certo a pane ed olio sono stati accolti i profughi libici. Che hanno generato un business. Ma a beneficio della sola Uisp. La quale è passata alla cassa ottenendo (per aver ospitato alcuni giorni un pugno di profughi presso l’ostello “Le Dune”, di proprietà comunale e dove la Uisp non paga un solo euro di affitto dopo essersi aggiudicata la gestione senza una gara pubblica d’appalto) la sbalorditiva cifra di 9.000 € (determina 535/2011). Nemmeno al Grand Hotel superlusso. E siccome non di sole emergenze vive la Uisp, il sodalizio più coccolato dagli amministratori ha bussato cassa anche per i centri estivi. E se le altre associazioni si finanziano per le attività dei giovani d’estate con i propri soldi, la Uisp preferisce passare in ragioneria (comunale!). Nella città dove le risorse son finite, per la Montimar Uisp sono stati trovati 2.600 € per i centri estivi di Marzocca (determina 734/2011). In piena crisi, noi siamo fortunati: un sindaco miracoloso moltiplica pane, olio e tanti sonanti soldini anche per i giochi al mare nella sua Marzocca.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-10-2011 alle 16:11 sul giornale del 29 ottobre 2011 - 1845 letture
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