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Albanese coinvolto nella sparatoria di Fano, estraneo alla detenzione di armi da guerra


E' stato prosciolto dall'accusa di detenzione di armi da guerra Kadeli Klevis, l'albanese di 25 anni residente a Marzocca, coinvolto nella sparatoria all'ex Foro Boario di Fano. Venerdì mattina il giudice ha accolto l'istanza presentata dagli avvocati difensori Corrado Canafoglia e Marina Magistrelli che sono riusciti a dimostrare l'estraneità del giovane per questo capo di imputazione.
Il ragazzo albanese, insieme a Tumasyan Armais, 23enne dell'Uzbekistan, è stato accusato di detenzione di armi da guerra e di tentato omicidio. I due infatti sono stati accusati di aver sparato sette colpi ai danni di un siciliano residente da anni nella zona, che comunque non è rimasto ferito. Dopo l'accaduto, i militari del Nucleo Investigativo di Pesaro e della Compagnia di Fano avevano rintracciato i due rispettivamente in un'abitazione a Montemarciano e nei pressi della raffineria Api.
Nonostante ora il giovane albanese sia stato riconosciuto estraneo all'imputazione di detenzione di armi da guerra, al momento è rimasto comunque in carcere a scopo cautelativo in quanto gli inquirenti sono anche alla ricerca di un terzo soggetto che avrebbe partepato alla sparatoria. I legali di Klevis hanno comunque annunciato che presenteranno richiesta di concessione degli arresti domiciliari.

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