Consiglio Comunale: approvato l'ordine del giorno contro i vitalizi. Salta il Consiglio Grande

Si è riunito mercoledì 26 ottobre, il Consiglio Comunale di Senigallia. La sessione si è aperta come di consueto con lo svolgimento di interrogazioni e interpellanze, che sono state presentate in questa seduta dai Consiglieri Pazzani, Giacchella, Girolametti, Mancini, Rebecchini, Gregorini, Bucari e Sardella.
La seguente approvazione dei verbali delle sedute precedenti è avvenuta all’unanimità dei 25 votanti presenti in Aula. Il Consiglio Comunale ha proceduto a questo punto con alcune designazioni. Entrambe le votazioni in programma sono state introdotte da una breve relazione dell’Assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Stefano Schiavoni. A far parte della Commissione Mense Scolastiche sono stati nominati i Consiglieri Bucari, Fiore e Girolametti come rappresentanti della maggioranza e i Consiglieri Battisti, Rimini e Mazzarini come esponenti dell’opposizione consiliare.
Nel Comitato Scientifico della Libera Università per Adulti i Consiglieri eletti saranno invece Salustri (maggioranza) e Rimini (minoranza). Sui nomi proposti si è registrata un’ampia convergenza: le votazioni a scrutinio segreto hanno infatti segnato rispettivamente 1 solo contrario (sulle mense) e 1 astenuto (sulla LUAS). Le rispettive delibere sono poi state approvate all’unanimità. Il Consiglio Comunale aveva in programma a questo punto due ordini del giorno. Il primo riguardava la modifica dell’art. 11, primo comma, del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari permanenti, ma è stato rinviato in Commissione per ulteriori approfondimenti (all’unanimità, con 26 votanti) su richiesta dello stesso presentatore, il Consigliere Pazzani della Lega Nord. Il secondo ordine del giorno era invece quello proposto dal Sindaco, Maurizio Mangialardi, sulla “necessità di un nuovo assetto istituzionale e l’eliminazione dei privilegi”.
Il documento ha sollevato notevole attenzione e dato vita a un articolato dibattito di quasi due ore, al quale hanno partecipato attivamente numerosi consiglieri. In merito sono stati presentato anche due emendamenti, uno dei quali a sua volta sub emendato. Il primo emendamento, ad opera dei Consiglieri di Partecipazione e Rifondazione, introduceva la volontà di “ridefinire, anche a livello delle istituzioni locali e delle aziende partecipate, una consistente riduzione degli emolumenti percepiti dai dirigenti e dai consiglieri di amministrazione”.
Su questo il Sindaco Mangialardi ha presentato un subemendamento (approvato all’unanimità dei 20 presenti) per ottenere la cancellazione della parola “locali”, affinché il contenuto dell’emendamento potesse riferirsi a tutte le “istituzioni” e dunque risultare ancora più estensivo. Così modificato, l’emendamento è stato approvato con 19 voti favorevoli e la sola astensione del Consigliere Magi Galluzzi. Il secondo emendamento è stato invece proposto e firmato da otto consiglieri della maggioranza consiliare con l’obiettivo di impegnare la Giunta Municipale a elaborare una proposta di legge regionale finalizzata all’abrogazione della normativa regionale attualmente vigente (L. R. 23/95 e successive modificazioni) nella parte in cui disciplina il regime degli assegni vitalizi per gli ex consiglieri regionali e loro eredi. Tale proposta di legge dovrà poi essere presentata al Presidente dell’Assemblea Legislativa Regionale assieme ad almeno altri quattro Consigli Comunali marchigiani, secondo quanto previsto dall’art. 30 dello Statuto regionale. Anche questo emendamento è stato votato all’unanimità dai 23 presenti nel Consiglio Comunale di Senigallia, che allo stesso modo hanno approvato anche l’intero documento proposto dal Sindaco e così emendata.
A questo punto la sessione avrebbe dovuto concludersi con la proposta presentata dai Presidenti delle Commissioni consiliari (i Consiglieri Fiore, Donatiello, Ramazzotti, Sardella, Quagliarini, Gregorini) e dallo stesso Sindaco Mangialardi per una convocazione del Consiglio Grande sui temi della manovra finanziaria del Governo nazionale e delle drammatiche conseguenze per i bilanci locali. La proposta richiedeva però per l’approvazione, secondo le norme dello Statuto comunale, una maggioranza qualificata di due terzi dei consiglieri (equivalenti a 21). L’uscita dall’Aula dei Consiglieri del PDL Cicconi Massi, Rimini e Cameruccio ha fatto però scendere a 20 il numero dei presenti. Pertanto al Presidente del Consiglio, Enzo Monachesi, non è rimasto che procedere allo scioglimento della seduta, rinviando alla prossima sessione di lavoro la proposta di convocare il Consiglio Grande.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-10-2011 alle 18:59 sul giornale del 28 ottobre 2011 - 543 letture
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